Una volata regale, che non ha lasciato scampo agli avversari. L'ha confezionata e firmata Alexander Kristoff, che si è aggiudicato la prima classica del nord del 2019, la Gand-Wevelgem, disputata su un tracciato di poco meno di 252 chilometri. Vincitore di una Milano-Sanremo nel 2014 e di un Giro delle Fiandre nel 2015, di tre tappe al Tour e di un titolo europeo nel 2017, il norvegese è il primo re delle Fiandre del 2019.
Corsa dura fin dall'inizio, caratterizzata da una fuga di un gruppetto di corridori, partito nei primi 18 chilometri anche grazie al vento: tra i fuggitivi Matteo Trentin e Peter Sagan che hanno pedalato a tutta, ma non ce l'hanno fatta assieme agli altri compagni d'avventura a giungere fino al traguardo, dal momento che sono stati ripresi grazie al gran lavoro della Deceuninck Quick Step, al lavoro per Elia Viviani. Negli ultimi 10 chilometri si sono susseguiti gli attacchi, con Langeveld, Stuyven, Bauer e Jansen protagonisti, ma Gilbert e Stybar hanno chiuso ogni buco fino alla volata da applausi di Kristoff che ha bruciato Degenkolb e Naesen, già terzo alla 'Sanremo' della settimana scorsa. E Viviani? Il veneto, l'anno scorso secondo alle spalle dell'allora campione del mondo Peter Sagan, aveva 'battezzato' la ruota giusta - quella di Kristoff - ma è rimasto chiuso. Primo degli italiani è così risultato Matteo Trentin, che si è preso con merito la settima piazza. Avrebbe meritato di più, per come ha interpretato la corsa, ma ci sarà tempo per poter dare un senso alla stagione.