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Tour de France dimentica Bartali. Nibali: 'Oggi dovrò difendermi". Ora le Alpi

Ha ragione Paolo Conte. ASCOLTA. Oggi 'Ginettaccio' avrebbe compiuto 100 anni

Vincenzo Nibali sempre più leader nel primo giorno delle Alpi. Oggi ricorre l'anniversario della nascita di Bartali, ma in Francia non fa notizia. Aveva ragiona Paolo Conte. Ai cugini transalpini ancora bruciano quelle vittorie di Ginettaccio.

ASCOLTA

 

Ieri, nella tappa, la n.12, che ha segnato l'ennesimo secondo posto di Peter Sagan (per la quarta volta in questo Tour al posto d'onore) e la conferma di Vincenzo Nibali in maglia gialla, il Tour de France ha vissuto la sua giornata meno esaltante di questa 101ma edizione. Ha vinto in volata il norvegese Alexander Kristoff, davanti appunto a Sagan, terzo il francese Arnoud Demare. A ruota tutti gli altri, con lo stesso tempo. E' stata una passeggiata di 185 km, da Bourg en Bresse a Saint Etienne, in gran parte pianeggiante, con alcune salitelle poco impegnative, che non ha regalato emozioni agonistiche. Dopo le tante battaglie dei giorni passati, i corridori ne hanno approfittato per tirare il fiato in vista delle tappe di montagna che cominciano domani. Anche oggi c'è stato chi ha provato a movimentare la corsa, ma senza successo: al km zero infatti sono andati in fuga in cinque, il francese Florian Vachon, lo svizzero Gregory Rast, l'australiano Simon Clarke, lo spagnolo David De La Cruz (che poi è caduto e si è ritirato), l'olandese Sebastian Langeveld.

I fuggitivi arrivano a prendere addirittura 5 minuti e mezzo di distacco dalla maglia gialla, ma non hanno velleità di classifica e il gruppo li ignora, sapendo che saranno ripresi prima del traguardo. E così accade. La maglia gialla Vincenzo Nibali ha fatto una corsa molto attendista anche oggi, nessuno dei possibili rivali di classifica lo ha attaccato, e lui è rimasto coperto dai suoi compagni dell'Astana sempre nelle prime posizioni. "E' stata una giornata non facile - ha dichiarato ai microfoni Rai Nibali dopo l'arrivo - faceva molto caldo, ma io mi sono abituato presto. Siamo stati attenti a controllare la corsa, soprattutto nei tratti con molte curve".

In realtà non ci sono stati problemi di sorta, a parte le solite cadute. Il Tour oggi entra nel vivo: "ci sono le prime salite importanti -dice il corridore messinese- i miei avversari cercheranno di attaccarmi, dovrò difendermi per forza, non ho scampo. Ma sto bene e sono fiducioso. La squadra sta andando molto bene, tutti cercheremo di tenere la gara nel migliore dei modi". Oggi sono 100 anni dalla nascita di Gino Bartali, uno che al Tour ha scritto pagine di storia meravigliosa, e non solo di storia sportiva. Ginettaccio festeggiò il suo compleanno (era nato il 18 luglio 1914) con una vittoria di tappa al Tour in ben tre occasioni: nel 1938 a Marsiglia, nel 1948 a Losanna e nel 1949 a Briançon, in quest'ultimo caso davanti a Coppi. Peccato che il Tour non abbia ricordato il grande campione italiano. Oggi 13ma tappa da Saint Etienne a Chamrousse di 197 km, con arrivo in salita.

"È stata una giornata non facile: faceva molto caldo, ma mi sono abituato presto. Siamo stati attenti a controllare la corsa soprattutto nei tratti con molte curve". Così la maglia gialla Vincenzo Nibali ai microfoni Rai dopo la 12/a tappa del Tour de France. La corsa entra nel vivoi: Oggi "ci sono le prime salite importanti - dice il corridore dell'Astana - I miei avversari cercheranno di attaccarmi: dovrò difendermi per forza, non ho scampo. Ma io e la squadra stiamo bene e sono fiducioso".

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