"È nel diritto di qualsiasi
presidente farlo, e se ha deciso così ha avuto buoni motivi per
farlo. Io non ho niente da rimproverarmi. Era complicato fare di
più". Così Walter Zenga, dai microfoni di Sky Sport, sulla
decisione del presidente del Cagliari Tommaso Giulini di non
congermarlo alla guida della prima squadra.
"L'unico nostro 'difetto' è stato quello di fare subito dieci
punti, mettendoci in una posizione tranquilla - dice ancora
Zenga -. È stata un'esperienza che mi porterò con me. Forse ho
commesso un errore, quello di aver accettato un contratto fino a
giugno con una clausola, quella del raggiungimento del settimo
posto, quasi impossibile da raggiungere".
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