Pochi giorni dopo l'annuncio, da
parte del Borussia Dortmund, della rescissione contrattuale con
André Schuerrle, lo stesso giocatore annuncia il ritiro dal
calcio giocato, a soli 29 anni. Lo fa con un'intervista a 'Der
Spiegel', in cui spiega che "è stata una decisione che ho
maturato dentro di me a lungo, e ho capito che non sentivo più
il bisogno di applausi". "Nel calcio di oggi - dice ancora
Schuerrle - devi sempre fornire prestazioni all'altezza per
'sopravvivere', altrimenti perderai il tuo posto e non avrà più
opportunità di lavoro. Mi sento sempre più solo, non fa per me e
dico basta".
Dopo un Mondiale 2014 vinto e giocato da protagonista, con
due reti segnate al Brasile nel 7-1 della semifinale, e l'assist
a Mario Goetze (un altro ex Borussia caduto in disgrazia e
attualmente senza contratto) per il gol vincente nella finale,
Schuerrle non ha più fornito un rendimento all'altezza, anche se
nella stagione successiva al Mondiale vinto aveva conquistato un
titolo della Premier League con il Chelsea. Nella stagione in
corso era stato dato in prestito dal Borussia, dov'era tornato
dopo esperienze anche al Fulham e al Wolfsburg, allo Spartak
Mosca. Voci di mercato ventilavano un suo possibile arrivo in
Italia (Lzizo o Benevento), invece arriva l'annuncio a sorpresa
dell'addio all'attività agonistica.
Con la nazionale tedesca Schuerrle ha fatto tutta la trafila
delle giovanili, arrivando poi a mettere insieme 57 presenze e
22 reti con quella maggiore, il "Nationalmannschaft" con cui
aveva giocato per l'ultima volta nel 2017.
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