La FIGC e il presidente Gabriele
Gravina si uniscono al cordoglio dei familiari di Gigi Simoni,
morto oggi all'età di 81 anni. "Ci ha lasciati un grande uomo di
calcio - il ricordo del presidente Gravina - serio e
appassionato. Simoni si è contraddistinto, in tutte le categorie
che ha allenato, per professionalità e correttezza".
Dopo aver disputato 368 partite da calciatore, di cui 187 in
Serie A con 32 reti all'attivo, e aver vestito le maglie di
Mantova, Napoli, Torino, Juventus, Brescia e Genoa, Simoni ha
iniziato la sua avventura da tecnico al Genoa in Serie B nella
stagione 1974/75, conquistando un anno più tardi la prima delle
otto promozioni ottenute nel corso di una carriera lunga e ricca
di soddisfazioni, che oltre a quella rossoblù lo ha visto sedere
sulle panchine di Brescia, Pisa, Lazio, Empoli, Cosenza,
Carrarese, Cremonese, Napoli, Inter, Piacenza, Torino, Cska
Sofia, Ancona, Siena, Lucchese e Gubbio.
"Tecnico gentiluomo, dai toni sempre garbati - si legge nella
nota della Figc - ha raggiunto l'apice della carriera guidando
l'Inter di Ronaldo, con cui ha sfiorato lo Scudetto per poi
vincere nel 1998 la Coppa UEFA. Il trofeo, conquistato dopo il
successo in una finale tutta italiana con la Lazio, gli permise
di essere insignito anche della 'Panchina d'oro'".
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