Otto anni fa Alessandro Matri
festeggiava lo scudetto con la Juventus, il primo titolo
dell'era Conte. Oggi, in diretta su SkySport, ha ufficializzato
il suo ritiro dal calcio giocato a 35 anni e con 344 partite di
Serie A sulle gambe: "Posso dire di aver realizzato i miei sogni
- ha spiegato l'ex attaccante tra le altre di Milan, Cagliari,
Fiorentina e Lazio - Quando mi sono affacciato a questo sport,
non pensavo che avrei avuto una carriera del genere e che avrei
vinto tre scudetti. Non posso lamentarmi di come è andata.
Adesso però smetto. Sono arrivato a prendere questa decisione
visto come sono andati i primi sei mesi con il Brescia.
Successivamente sono venuti a mancare un po' di stimoli e dal
campo ho avuto risposte non positive. Non avevo più voglia di
essere sopportato e non fa parte del mio carattere restare in
una piazza dove non posso dare ciò che serve. Dopo che sono
rimasto svincolato di richieste ne sono arrivate poche e non ero
convinto di nessuna di queste. Ho preferito evitare figuracce.
Mi mancherà la vita da calciatore, ma solo un'occasione
importante poteva farmi ripartire".
Dopo aver rescisso il contratto con il Brescia, Matri si è
allenato per un po' con il Monza, capolista indiscusso nel
girone A di Serie C. Sulla panchina del club di Berlusconi c'è
l'amico Brocchi: "Ci sentiamo spesso - ha svelato - il Monza
però ha sei attaccanti di ottimo livello e ha un progetto ben
chiaro. Deve continuare a puntare sui giovani"
Riproduzione riservata © Copyright ANSA