''Non penso che, nel rispetto
della tragedia che ha colpito tutto il Paese, sarebbe giusto ed
eticamente corretto assegnare lo scudetto o ancor più assegnarlo
con una gara secca qualora il campionato non dovesse
ripartire''. Lo ha detto il tecnico della Fiorentina Giuseppe
Iachini intervenendo oggi a Rai Radio 1.
''Premesso che ci sono organi competenti che dovranno prendere
decisioni al riguardo, sono dell'avviso che o si torna in campo
o considerando la gravissima situazione sanitaria ed economica
si chiude tutto adesso e ne riparliamo più avanti. Anche la Juve
credo sia già stata chiara al riguardo'' - ha proseguito Iachini
che ha poi manifestato la sua contrarierà anche davanti alla
decisione di certe regioni, come l'Emilia Romagna, di consentire
dal 4 maggio di allenarsi anche agli atleti professionisti,
quindi calciatori compresi. ''Il calcio è uno sport che si basa
anche sulla lealtà - ha evidenziato l'allenatore viola - Al di
là del Parma, del Bologna, del Sassuolo o della Spal, credo
sarebbe giusto, se potremo ricominciare, di farlo tutti assieme.
Anche nel rispetto di altri club, penso all'Atalanta, al Milan,
all'Inter, alla Juve, al Torio, le cui regioni hanno avuto e
hanno più problemi di altre. Bisogna rispettare i colleghi e
tutte le squadre, ripartire tutti assieme e non alcuni adesso e
altri fra due settimane''. Iachini ha anche manifestato i propri
dubbi sulla regolarità della stagione: ''Come si può parlare di
regolarità alla luce di oltre due mesi di stop come mai accaduto
prima? E inoltre dovessimo ripartire andrebbero considerate
tante problematiche, comprese quelle relative a quei giocatori
che hanno contratto il virus. In ogni caso, in attesa di
comunicazioni, noi siamo pronti a ripartire con entusiasmo e
massima professionalità''.
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