Un appello forte a non trascurare il
calcio dilettantistico, scaricando sui giocatori e le giocatrici
tutto il peso dell'attuale situazione economica dovuta al
coronavirus, è stato lanciato dall'Associazione calciatori
presieduta da Damiano Tommasi.
"L'attuale situazione di crisi sanitaria e la conseguente
difficoltà economica è sotto i nostri occhi e tutti i soggetti
che compongono il mondo sportivo la stanno subendo. Proprio per
questo non si comprende per quale motivo tale situazione sia
ricaduta immediatamente ed esclusivamente sulla posizione dei
calciatori". L'Aic lamenta che "sono state tagliate
arbitrariamente le mensilità e, in alcune situazioni, i
giocatori/giocatrici sono stati invitati a liberare gli
appartamenti messi loro a disposizione, senza pensare che molto
spesso l'attività sportiva dilettantistica serve al
sostentamento di intere famiglie. Per questo la situazione è
inaccettabile e necessita di un intervento deciso e sostanziale
da parte di tutte le componenti, visto che oggi stiamo lottando
insieme per ottenere il medesimo risultato".
L'Assocalciatori "farà in modo che tutte le componenti federali
partecipino al fondo solidaristico deliberato a marzo affinché
si possa garantire la sussistenza dei calciatori/calciatrici e
la sopravvivenza economica delle loro famiglie" e nel contempo
ringrazia il Governo e il Ministro Spadafora "per l'aiuto, sotto
forma di indennità, elargito per marzo che è stato assolutamente
importante. Si auspica che tutti i calciatori e le calciatrici
ricevano l'indennità prevista per marzo e che, come promesso
dalle Autorità, il contributo possa essere riproposto per
aprile".
"La situazione -conclude la nota dell'Aic- è assolutamente
grave, gli atleti rischiano di non percepire alcun importo da
marzo a settembre/ottobre e chi pensa di poter 'risparmiare' sui
calciatori e le calciatrici dilettanti, non comprende appieno la
situazione sportiva, economica e soprattutto sociale di questi
ragazzi e ragazze".
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