E' stato scelto l'hashtag
#PlayerTogether dai calciatori della Premier League per lanciare
la loro "azione collettiva" per raccogliere soldi a favore del
servizio sanitario nazionale, in prima linea nella lotta contro
il coronavirus. Mentre resta in stallo la trattativa con i club
della massima divisione inglese per il taglio degli stipendi,
alcuni dei giocatori inglesi più famosi hanno promosso una
raccolta fondi, in collaborazione con la charity ufficiale
dell'NHS. L'iniziativa ha ottenuto il plauso anche del ministro
della Sanità, Matt Hancock, che nei nei giorni scorsi si era
espresso in maniera molto critica verso gli stessi giocatori,
colpevoli di non aver accettato la richiesta di riduzione del
30% dei propri emolumenti.
Tramite un comunicato, pubblicato da più di 150 giocatori
della Premier sui rispettivi account social, si spiega come la
volontà sia di "collaborare assieme per creare un'iniziativa
volontaria e separata da qualsiasi discussione in corso con la
lega o il club". Con l'obiettivo di "cercare di aiutare il
maggior numero di persone possibili nel paese, per fare davvero
la differenza". Non è stato comunicato a quanto ammontino finora
i contributi raccolti, ma i calciatori hanno assicurato che le
donazioni "aiuteranno molto velocemente gli operatori sanitari
in prima linea".
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