"Grazie per le vostre
preghiere e per esservi preoccupati per me. Io sto bene, e
quest'anno compirò 80 anni. Ho i miei giorni buoni e quelli
negativi, ma è normale per le persone della mia età. Non ho
paure, sono determinato e ho fiducia in ciò che faccio. Continuo
ad accettare le mie limitazioni fisiche nel miglior modo
possibile".
Con questa nota, scritta da lui e poi diffusa da un portavoce a
lui vicino, Pelé vuole fare chiarezza sulle proprie condizioni
di salute dopo che le parole del figlio Edinho ad alcuni media
brasiliani ("è molto fragile, dopo le operazioni all'anca non ha
fatto una riabilitazione adeguata, e ora è depresso perché lui
era O Rei e invece adesso non riesce a camminare bene") avevano
suscitato preoccupazione, in Brasile e non solo.
"La scorsa settimana ho avuto l'onore d'incontrarmi con il
presidente della Cbf (la federcalcio brasiliana n.d.r.) -
continua Pelé - nello studio in cui stavamo girando il
documentario su di me. Il mese scorso invece ho fatto due
sessioni fotografiche per campagne basate sulla mia immagine o
che mi utilizzano come testimonial. In futuro ho in programma
anche altri impegni,e non ne evito visto che ho una fitta
agenda. E lascio che il pallone rotoli...".
Pelé si è sottoposto a varie operazioni all'anca, e cammina
con l'ausilio di stampelle. Proprio per non farsi vedere in
queste condizioni, in cui è da qualche anno, rinunciò a fare
l'ultimo tedoforo in occasione della cerimonia di apertura dei
Giochi di Rio 2016. Ultimamente si è fatto fotografare anche
sulla sedia a rotelle.
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