"La legislazione vigente sugli
stadi, sempre migliorabile, offre gli spunti per poter
intraprendere un percorso corretto. Non cerchiamo alibi ma
sfruttiamo gli strumenti correnti, con la responsabilità dei
club. Io sono ottimista". Lo dice il presidente dell'Istituto
per il credito sportivo, Andrea Abodi, intervenuto al Social
Football Summit in corso a Roma. Affrontando la tematica dei
valori e asset dell'innovazione nel calcio, Abodi ha quindi
aggiunto: "Ci vuole un grande accordo per l'l'innovazione
tecnologica del nostro Paese - ha proseguito il numero uno
dell'Ics - un grande patto tra gli attori: governo, istituzioni
del calcio, amministrazioni del territorio, e Credito sportivo.
Siamo stati i pochi finanziatori degli stadi rinnovati o
costruiti. Ma c'è la frustrazione di un potenziale che ancora
non siamo riusciti a sfruttare".
Ivan Ortenzi, Chief Evangelist di Bip, multinazionale partner
dell'evento, ha commentato: "Siamo consapevoli di cosa è il
calcio, ma già dal 2030 le aziende dell'industria calcistica
diventeranno delle extended experience company per contrastare
il calo del mercato, oggi testimoniato dalle nuove generazioni,
i nuovi media, i nuovi spazi di gioco e la polarizzazione
dell'industria"..
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