"In campo cerco di dare sempre il
massimo, a volte il mio massimo è sufficiente, altre volte meno,
ma la cresta non l'abbasso davanti a nessuno": il giocatore
serbo della Roma Aleksander Kolarov si racconta così ai
microfoni di DAZN, mandando indirettamente un messaggio anche a
quei tifosi che in questi ultimi mesi lo hanno attaccato più
volte, anche con scritte sotto casa. "Da noi in Serbia -
prosegue Kolarov - si dice che non si può essere più cattolici
del Papa, io sono qui da due anni e non posso convincere i
romanisti che sono romanista, ma ogni volta scendo in campo
cerco di dare il massimo: a volte il mio massimo è sufficiente,
altre volte meno, ma la cresta non l'abbasso davanti a nessuno,
questo è poco ma sicuro".
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