Lunga giornata in omaggio al Grande
Torino, a 70 anni dalla scomparsa. Primo appuntamento in
mattinata al cimitero monumentale ai sepolcri degli
'Invincibili', con la benedizione del cappellano granata, don
Riccardo Robella. Nel pomeriggio centinaia di tifosi hanno
partecipato alla messa in Duomo. Seduti nel coro della
cattedrale i dirigenti, lo staff tecnico e la squadra attuale al
gran completo, guidata dal presidente Cairo; ai lati dell'altare
anche i familiari delle vittime del 1949 e tanti piccolissimi
giocatori delle giovanili del Toro.
Don Robella ha simboleggiato la tragedia di Superga rompendo
un vaso e distribuendone i cocci. "Tutti devono portare nel
cuore un coccio di quella squadra che non potrà rinascere, ma
potrà risorgere. A ognuno spetta il compito di ricomporre quel
vaso pieno di grandi valori, ricordando però che nessuno è
portatore esclusivo della memoria, che va condivisa". La squadra
è poi salita a Superga per la commemorazione, con la lettura dei
nomi delle 31 vittime.
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