Nessuna reazione ufficiale arriva dal
Milan alle parole del presidente Figc, Gabriele Gravina, che ha
giudicato il comportamento di Bakayoko e Kessie a fine gara con
la Lazio come "indegno, irrispettoso e che va punito". Trapela
tuttavia - apprende l'ANSA da una fonte vicina alla società - un
"senso di sorpresa e stupore", sia per "la sequenzialità delle
dichiarazioni" (la posizione del n.1 Figc ricalca in sostanza
quella del sottosegretario Giorgetti) sia per il fatti di
leggere dichiarazioni da due influenti personalità alla vigilia
delle decisioni del giudice sportivo, chiamato a deliberare sui
fatti della sfida di San Siro di sabato. "Nel rispetto delle
istituzioni, e nella piena consapevolezza della leggerezza
compiuta dai due giocatori nell'esporre ai tifosi la maglia di
Acerbi" - spiega la fonte - fra i dirigenti rossoneri sembra
prevalere la sensazione "che si stia ingigantendo nei toni una
deprecabile provocazione, una 'scivolata' stigmatizzabile ma non
di tale entità da giustificare tanta enfasi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA