"Senza ombra di dubbio, nessuno può
venire meno al ruolo di buon esempio. L'arbitro più di tutti".
Lo dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò, riferendosi
all'episodio che avrebbe visto l'arbitro di una sfida di calcio
dilettantistico rivolgere un insulto razzista al portiere
senegalese del Serino, fatto che poi ha indotto il presidente
della società a ritirare la squadra dal campo a partita in
corso. "Penso sia una cosa di buonsenso - ha precisato, a un
evento nel Salone d'onore -. Nel calcio, in particolare, c'è
tutta una serie di protagonisti: si parte dagli atleti,
l'arbitro, i dirigenti, i tifosi. Sono tutte categorie che hanno
un ruolo, chi passivo e chi attivo in questo spettacolo". "Di
conseguenza - ha concluso Malagò - se uno si questi sbaglia poi
viene meno a uno di quei valori fondamentali. Ed è più difficile
sostenere con altre categorie che certe cose non vanno fatte,
come per esempio spesso si è fatto verso la categoria del
tifoso.
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