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Bari: ricapitalizzazione saltata, addio 'B'

Sindaco: 'brutto giorno per la città, una sconfitta che brucia'

 Addio al calcio professionistico per il Bari calcio. La procedura di ricapitalizzazione del club doveva essere completata per le 18 di oggi e subito dopo doveva essere ultimata l'iscrizione con la presentazione di una fideiussione e degli F24 con i pagamenti degli stipendi: di nessuno di questi atti c'è traccia, stante il silenzio della società e dei suoi vertici. Le speranze di salvataggio del club sono svanite nel pomeriggio, quando la cordata composta dagli imprenditori Andrea Radrizzani e Ferdinando Napoli, ha fatto sapere di non acquistare più le quote inoptate (68%) dai soci Cosmo Giancaspro e Gianluca Paparesta. "Questo è un brutto giorno non solo per il calcio barese - ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro - ma per tutta la città. È il giorno di una sconfitta che brucia mille volte di più di tutte le sconfitte sul campo. Ci abbiamo provato tutti a fare tutto quello che era possibile". "Ho provato anche io, forse andando oltre le competenze di un sindaco - ha aggiunto il primo cittadino - ora però non bisogna mollare. Dobbiamo continuare con tutte le nostre forze a lavorare perché a Bari il calcio non finisca in questo pomeriggio di luglio".

In mattinata, Decaro aveva invitato il presidente Giancaspro ad un incontro a Palazzo di Città (invito declinato). Il patron, di contro, aveva sollecitato i potenziali acquirenti a versare i tre milioni di euro nelle casse sociali. Cosa ha fatto saltare il tavolo? Secondo il duo Radrizzani-Napoli, Giancaspro non avrebbe fornito una relazione esauriente sullo stato debitorio post 31 marzo, e in seguito sarebbero sorti problemi tecnici per i bonifici. "Purtroppo - ha detto Radrizzani - il poco tempo disponibile per eseguire una due diligence dettagliata e approfondita consona ad una operazione con un alto profilo di rischio, ci costringono a malincuore ad abbandonare questa idea e sfida". "La ricapitalizzazione e' saltata - ha aggiunto Napoli - abbiamo richiesto a Giancaspro approfondimenti tecnici sulla situazione debitoria, richiesti dai consulenti inglesi: non abbiamo mai ricevuto al riguardo ulteriori informazioni". "E abbiamo riscontrato - ha proseguito - problemi tecnici legati al bonifico dei nostri partner: non sarebbe arrivato in tempo per completare le operazioni necessarie all'acquisizione delle quote inoptate del Bari". La storia ultracentenaria del Bari si ferma qui, con i giocatori ancora in ritiro in Trentino e la comparsa di scritte contro Giancaspro nel parcheggio dello stadio San Nicola, davanti alla sede della società.
   

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