Un uomo "dal cuore grande come uno
stadio", tutto famiglia, pane e salame. Semplice, eppure mai
scontato, nella vita come sul campo da calcio, da giocatore
prima e da allenatore poi. La Stampa celebra Emiliano Mondonico,
il tecnico che negli anni più recenti ha incarnato meglio lo
spirito granata, con 'Tutto il Toro del Mondo'. Il libro (Priuli
& Verlucca, pp. 160), in vendita con il quotidiano torinese, è
scritto dal giornalista Beppe Gandolfo, che all'inizio degli
anni Novanta seguì per l'ANSA la cavalcata del Toro di Mondonico
in coppa Uefa.
In edicola da oggi, a 25 anni dall'ultimo trofeo vinto, la
Coppa Italia, il libro racconta mezzo secolo di Mondonico in
granata. Dall'esordio da calciatore, quando nel 1968 venne
acquistato per sostituire Gigi Meroni, allo scorso 29 marzo,
giorno della sua morte. In mezzo aneddoti e storie di un
personaggio tra i più amati dai tifosi granata, la sedia al
cielo nella finale di Amsterdam simbolo di chi lotta contro
tutto e tutti.
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