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Milan, Gattuso: 'Non voglio fare la fine di Seedorf e Inzaghi'

Il neoallenatore rossonero: 'La mia visione del calcio diversa da Montella. Berlusconi mi ha consigliato 2 punte'

'Con Montella ho avuto un rapporto onesto, per lui ho stima. Non giudico il suo lavoro ma ho una visione diversa del calcio. Guardo palla, tempo e spazio: mi piace avere il palleggio ma negli ultimi metri serve verticalizzare e sorprendere le difese avversarie''. Così il neoallenatore del Milan Gennaro Gattuso, in conferenza stampa, si presenta dopo l'esonero di Vincenzo Montella. "Il Milan è il Paradiso rispetto ad altri club. Gli stipendi arrivano puntualmente e c'è tutto per far bene. Allenare qui è un privilegio e porterò avanti la difesa a tre".

"Non voglio fare la fine di Seedorf e Inzaghi. Non sono un traghettatore perché ci sono 72 punti da qui a fine campionato. So cosa posso dare di diverso alla squadra. Come mi definisco? Uno che sente molto le partite, le vive molto. Mi sento vivo. Quando scendo in campo adesso da allenatore sento lo stesso formicolio di quando giocavo". Gattuso parla del rischio di bruciarsi come fatto da alcuni suoi predecessori in rossonero. "Il capitano è Bonucci - aggiunge Gattuso - e rimarrà Bonucci. Ho parlato con una delegazione della squadra e ho visto ragazzi con grande voglia di lavorare e mettersi a disposizione. Io gli ho solo chiesto grande senso di appartenenza e disciplina. E loro mi hanno dato la massima disponibilità. Io mi sono sempre buttato nel fuoco per i miei compagni, voglio vedere questo. I giocatori si devono aiutare".

"Berlusconi è un grande conoscitore di calcio, abbiamo parlato dei due attaccanti, di come il Dna Milan deve giocare, tutte le cose che il presidente pensa, le dice sempre. L'ho ascoltato con grandissima attenzione, c'e grandissimo rispetto per quello che ha fatto al Milan e per l'uomo che è". Lo afferma Gattuso parlando della telefonata ricevuta dall'ex presidente Silvio Berlusconi. Poi sul primo incontro con il nuovo proprietario, Yonghong Li: "Non parla inglese e nemmeno il calabrese - sorride Gattuso - ma con il dottor Fassone abbiamo stabilito che organizzeremo presto con un traduttore".

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