"La prima cosa che mi viene in mente per
riformare il calcio italiano? Lavorerei sulle seconde squadre
per far crescere e maturare i nostri giovani, il discorso dei
troppi stranieri in Serie A è un alibi". Lo ha dichiarato il
tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, dopo la mancata
qualificazione dell'Italia al Mondiale. "C'è un grande
dispiacere per come è andata - aggiunge alla vigilia del derby
con la Lazio -. Il prossimo ct? Non ho preferenze, ce ne sono
tanti bravi in Italia. Ancelotti? Sarebbe una garanzia, certo
che mi piace, ma non devo pubblicizzare nessuno. Al di là degli
uomini è più importante investire nei progetti, nelle
infrastrutture. Cosa avrei fatto io al posto di Tavecchio? Mi
sarei anche potuto dimettere ma sono più curioso di sentire i
programmi, cosa ha da proporre".
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