"Non volevo insultare l'assistente,
le mie erano solo parole al vento". Così Leo Messi si discolpa,
secondo quanto apprende La Nacion, nell'arringa difensiva che
l'Afa (la Federcalcio argentina) presenterà alla Commissione
d'appello della Fifa, nel tentativo di ricevere uno sconto sulle
quattro giornate di squalifica inflitte alla 'Pulce' per le
offese rivolte a un assistente dopo la sfida contro il Cile. Nel
caso in cui in appello dovessero essere confermate le giornate
di stop a Messi, l'Afa si rivolgerà al Tas di Losanna; in questo
caso, però, i tempi della sentenza si allungherebbero fino alla
fine dell'estate prossima. In particolare, nel ricorso, la
Federcalcio argentina sottolinea di come l'arbitro brasiliano
Ricci, nelle 16 pagine di relazione presentata alla Fifa, non
abbia menzionato l'alterco verbale fra Messi e l'assistente.
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