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Figc: Tavecchio rieletto presidente con 54,03%

'Ora troviamo la forza per unirci'. Grazie a famiglia e fratello sofferente, il presidente si commuove

"Do atto al mio sfidante della correttezza, e ora dico che con la forza con cui ci si divide bisogna ritrovare la stessa forza per unire". Sono le prime parole di Carlo Tavecchio, rieletto alla presidenza della Figc per il prossimo quadriennio: il n.1 federale, visibilmente provato dalla febbre, si è commosso ai ringraziamenti, in particolare quelli rivolti alla famiglia e a "mio fratello che è sofferente".

Nulla di fatto anche alla seconda votazione per la presidenza della Figc. Carlo Tavecchio ha ottenuto 275,14 voti pari al 53,7% dei voti, scendendo rispetto alla prima turnazione in cui aveva ottenuto il 56,49%, Andrea Abodi 232,65 preferenze, che equivalgono al 45,41% (al primo turno aveva il 4,91%). Schede bianche 4,55 (0,89%). Ora si va al terzo scrutinio in cui per essere eletti basterà il 50% più uno.

Fumata nera al primo scrutinio per l'elezione del presidente della federcalcio. Carlo Tavecchio, n.1 uscente, ha ottenuto 288,59 voti (pari al 56,49%), mentre lo sfidante Andrea Abodi il 42,91%. Schede bianche 3,09. Al primo voto per essere eletti occorrono i 3/4 delle preferenze: si procede ora al secondo scrutinio, dove servono i 2/3Al via il rinnovo dei vertici federali della Figc. Al voto è sfida tra Tavecchio e Abodi. Il presidente uscente leggermente favorito,e x della Lega di B chiede 'rinnovamento'.

Nicchi, arbitri votano Tavecchio - "Lo ho appena comunicato ai due candidati, gli arbitri voteranno Carlo Tavecchio presidente della Figc per il prossimo quadriennio". Il numero 1 dell'Aia, Marcello Nicchi, dichiara all'Ansa a pochi minuti dall'inizio dell'assemblea elettiva della Federcalcio la sua indicazione di voto. I delegati degli arbitri valgono il 2% del corpo elettorale, ma in una battaglia così combattuta rischiano di assumere un peso determinante.

Al via assemblea, Malagò 'Sognavo unico candidato'  - Sono iniziati i lavori all'assemblea elettiva della Federcalcio in corso all'hotel Hilton di Fiumicino, dove a contendersi la presidenza per i prossimi quattro anni sono il numero uno uscente Carlo Tavecchio e lo sfidante Andrea Abodi. Ad aprire gli interventi il presidente del Coni, Giovanni Malagò: "Dico con grande franchezza - il suo messaggio rivolto ai delegati - perché non mi va di essere falso, che ho cercato con logiche di buon senso nei mesi scorsi di cercare il più possibile un'unità per le candidature". "Non è successo, è la vita, ma io devo fare un invito: chiunque vince ha il dovere di dare segnali per non rimanere nelle proprie posizioni e non costruire degli steccati o muri".

Tommasi, ora vedo molte catene legate alle poltrone  - "Ho avuto grandi insegnamenti, uno arriva dalle catene: si può arrivare ad incatenarsi per questa federazione. E ora invece vedo molte catene legate alle poltrone". E' duro l'intervento di Damiano Tommasi all'assemblea elettiva della Figc: il presidente dell'assocalciatori, nel confermare il sostegno dell'Aic a Abodi, ha lanciato ancora una frecciata a Renzo Ulivieri (che si incatenò in passato contro Tavecchio e ora schierato con il presidente in carica della Figc) e alla rottura dello storico sodalizio tra calciatori e allenatori. "Qui ci sono 52 ragazzi, 4 ragazze, venuti a fare il loro dovere: ho chiesto loro di vincere rimanendo uniti nella scelta - ha aggiunto Tommasi -. Non so chi sarà eletto presidente, il nostro appoggio a Abodi è ad un percorso di partecipazione, cosa che non c'è stata negli ultimi anni, vuol dire condivisione, non significa che decidono gli atleti, ma nemmeno il contrario. Oggi è giusto che uscendo di qua ognuno si guardi nello specchio e lo possa fare anche dopo, con una scelta libera".

Tavecchio, 'ho entusiasmo per proseguire mio compito'  - "Nell'estate del 2014 la federcalcio si è trovata ad affrontare un'emergenza cui far fronte in tempi brevissimi: in un mese e mezzo abbiamo organizzato l'assemblea elettiva alla quale sottoposi un programma con il gioco calcio al centro dell'attenzione federale. Ritengo di avere l'entusiasmo per portare avanti questo compito". Così Carlo Tavecchio nel suo discorso all'assemblea elettiva della Figc. "Al termine del mio breve mandato - ha aggiunto il presidente uscente candidato - è evidente la crescita sportiva delle nostre nazionali e la ritrovata passione per i colori azzurri, Tutti i punti del mio programma sono stati affrontati, molti attuati, altri avviati alcuni restano da fare. Sono felice di constatare che prima ero solo e ora in ottima compagnia. Il mio primo obiettivo è dare un forte impulso alle politiche giovanili. Se vorrete confermarmi la fiducia, proseguiremo su questa strada".

Galliani, ‘Milan voterà Tavecchio’  - "Giochi fatti? Non lo so. Basta avere pazienza qualche ora e lo sapremo. Che mi aspetto? L'abbiamo dichiarato l'altro giorno, come Milan pensiamo che Tavecchio abbia lavorato bene, voteremo per lui e vediamo come finisce". Lo dice l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani.

Abodi cita De Gregori,Vince chi più coraggio e fantasia  - "Emozionato sicuramente, lo considero il coronamento di un percorso e mi auguro di uno ulteriore. Chi vince? Le partite di calcio non hanno mai un risultato scontato...". Andrea Abodi racconta così il suo stato d'animo arrivando all'hotel di Fiumicino: il n.1 dimissionario della Lega di B è candidato alla corsa e sfida il presidente in carica Carlo Tavecchio e sull'esito non si sbilancia. "Vincerà chi sarà più generoso, avrà più coraggio e fantasia come cantava De Gregori - ha aggiunto Abodi, che a chi gli diceva che Tavecchio ha la febbre ha replicato di avere mal di denti - Quanto ai sondaggi sono fatti per essere smentiti. E' difficile entrare nella volontà di 270 persone, molti hanno avito paura a esprimersi e questo mi rattrista: l'idea è che si seguano più gli ordini di scuderia, mi auguro che nella segretezza dell'urna si possano dare la giusta risposta sul calcio che vogliamo domani".

Tutto è pronto, l'assemblea elettiva della Figc sceglierà il futuro capo del calcio italiano e la lotta sarà tra Carlo Tavecchio, presidente uscente che si candida a completare la sua opera, e Andrea Abodi, ormai ex n.1 della Lega di B che ha deciso di scendere in campo forte della convinzione di avere dalla sua parte una buona base di voti per competere. Al momento, stando ai consueti numeri della vigilia e alle dichiarazioni di voto delle componenti, in pole c'è l'attuale presidente. Superati i marosi dell'elezione passata, tra la piena crisi post-Mondiale e anche qualche gaffe verbale, se gli assetti elettorali hanno cambiato lo scenario, Tavecchio gode comunque dell'onda lunga dei suoi due anni e mezzo di governo. Vanta i riconoscimenti internazionali degli ultimi due anni e mezzo e promette di portare avanti il progetto delle seconde squadre per la A e più risorse per la B. Abodi chiede una federazione "più trasparente, moderna e condivisa", e punta sul settore giovanile e sulle infrastrutture. Rispetto al confronto Tavecchio-Albertini, sono cambiate le coordinate del consenso: l'11 agosto 2014 la Figc era spaccata, da una parte le Leghe che appoggiavano Tavecchio dall'altra le componenti tecniche pro-Albertini. 

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