''Con la mia carriera ho un rapporto
di contrasto. È vero, ho fatto cose straordinarie però, essendo
poco umile nel mio campo di competenza, mi sento sempre
responsabile per qualche cosa in più che avrei potuto fare''. A
più di trent'anni dal suo ritiro dai campi di calcio e nel
giorno del suo 75/o compleanno, Dino Zoff, in una intervista a
'Il posticipo.it' si racconta dai tempi in cui era bambino
all'era dei cinesi, passando per i Mondiali, la Juve e la
gloria. ''Forse è un po' un'arroganza dell'essere - afferma il
campione del mondo in Spagna nel 1982 - anche se poi non vado a
recriminare su ciò che ho fatto perché, probabilmente, nel
momento in cui ho agito non avrei potuto fare diversamente. Alla
fine, bisogna sempre rimanere nella concretezza della realtà
anche se ammetto che, in cuor mio, qualche rammarico rimane,
legato forse alla presunzione di migliorare sempre, di ricercare
la perfezione del lavoro''.
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