Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Carneiro, insulti e minacce dopo Chelsea

Carneiro, insulti e minacce dopo Chelsea

Prima intervista della dottoressa cacciata da Mourinho nel 2015

ROMA, 26 novembre 2016, 16:51

Redazione ANSA

ANSACheck

In coincidenza con la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, celebrata ieri, un'altra testimonianza si aggiunge alla lunga lista di episodi di sessismo: è quella di Eva Carneiro, ex medico del Chelsea divenuta famosa per lo scontro con José Mourinho nell'agosto del 2015, che sfociò poi nel suo licenziamento e nella conseguente vertenza civile. La 43enne dottoressa originaria di Gibilterra ha rivelato infatti di essere stata vittima di numerose aggressioni verbali, di natura sessuale, ma anche minacce di morte. La maggior parte di esse via social network, ovvero su quegli spazi online che consentono libertà d'insulto nell'anonimato. La Carneiro ne ha parlato con il britannico "Daily Telegraph", nella sua prima intervista dopo il licenziamento dal Chelsea. Nelle parole della donna, la cui esperienza nei Blues era iniziata nel 2009, l'amarezza per aver dovuto constatare sulla propria pelle quanto nel mondo del calcio siano forti le discriminazioni sessuali, un virus duro ad estinguersi come il razzismo.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza