"Il mio slogan è: restituire il calcio
alla Fifa e la Fifa al calcio. Ho avuto l'impressione che in
questi ultimi tempi, quando si parlava di Fifa, si parlasse di
tutto fuorché di calcio, e di cose non molto belle. Ora ci sono
più persone normali che amano il calcio: noi siamo persone
normali, siamo tifosi". Lo afferma il presidente della Fifa
Gianni Infantino in un'intervista in onda oggi alle 13:30 a
"Dribbling", su Raidue.
Il n.1 del calcio mondiale parla anche dell'Italia: "Non è
possibile che un Paese che ama così il calcio non sia in grado
di avere almeno in Serie A degli stadi a norma. Quando si
avranno gli stadi, cambierà tutto e anche il problema della
violenza calerà". Secondo Infantino, poi, "sarebbe una gran
bella cosa" se gli arbitri in futuro parlassero dopo una
partita, come sembra avverrà in Italia, così come "sarebbe un
onore avere alla Fifa uno come Totti, un mito". Il n.10 della
Roma, infatti, quando smetterà di giocare, potrebbe essere
coinvolto come sta avvenendo con Boban e Van Basten.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA