L'antagonista principale della Juventus per la corsa allo scudetto resta la Roma. Daniele De Rossi ne è convinto, e a un mese dal confronto diretto in campionato rilancia la sfida ai bianconeri, comunque indicati come l'avversario da battere nonostante le cessioni di Pirlo, Vidal e Tevez. "Anche dodici mesi fa la Juve ci sembrava indebolita nell'organico e per molti, ma non per me, nell'allenatore - ricorda il mediano giallorosso alla vigilia del test di Lisbona contro lo Sporting -. Sembrava dovesse fare un flop, poi invece ha fatto una stagione migliore degli anni precedenti, vincendo il quarto scudetto consecutivo ed arrivando in finale di Champions League. Una squadra che ottiene certi risultati non può che partire favorita". Allo stesso modo, però, "una squadra che arriva al secondo posto per due anni di seguito non può che essere la prima rivale" sottolinea De Rossi, piazzando la Roma in prima fila nella griglia di partenza della prossima Serie A. "La squadra è forte, non è da sottovalutare il fatto che sono rimasti tutti i migliori, e anche questo significa rinforzarsi - aggiunge -. Quest'anno sul mercato non c'è bisogno di stravolgimenti o di cambiamenti radicali. Gli innesti che sta facendo la società sono mirati". Ecco perché dopo Iago Falque, Szczesny e Salah (che però in attesa del rilascio del transfer dovrà allenarsi da solo e saltare le amichevoli), è attesa la stretta per il terzino sinistro (in lizza Digne del Psg e Masuaku dell'Olympiacos) e per Edin Dzeko (il Manchester City ha abbassato le pretese per il bosniaco).