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Barzagli: ''Oriundi bravi sono benvenuti''

Barzagli: ''Oriundi bravi sono benvenuti''

Rizzoli: ''Se si ama bandiera non c'è problema oriundi''

FIRENZE, 24 marzo 2015, 18:21

Redazione ANSA

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FIRENZE - "Non vedo perché debba essere fatta polemica sulla convocazione dei giocatori oriundi: se sono bravi, se possono darci una mano, sono i benvenuti in Nazionale". Andrea Barzagli commenta la discussione provocata dalla chiamata di Eder e Vazquez. "I giocatori oriundi nelle Nazionali ci sono sempre stati - dice il difensore della Juve -.
    Se uno è convocabile e sta facendo bene con il proprio club credo che possa indossare la maglia della Nazionale".

Rizzoli, se si ama bandiera non c'è problema oriundi

"Chi gioca per una nazione deve amare la sua bandiera, che nel nostro caso è il tricolore. Io stesso l'ho portata sul palco quando sono stato premiato come 'miglior arbitro del mondo nel 2014 dopo la finale dei Mondiali in Brasile. Se i giocatori che scendono in campo saranno orgogliosi di essere italiani, il problema non si pone neppure". Così l'arbitro Nicola Rizzoli, a margine del convegno "Fair Play a tutto campo - Il rispetto delle regole e dell'altro nello sport e nella società", organizzato a Bologna nel liceo privato Manzoni, in merito alla recente polemica tra l'allenatore Roberto Mancini e il Ct della Nazionale Antonio Conte sui "troppi giocatori oriundi" nella formazione azzurra. Polemica che è nata dopo la convocazione in Nazionale di Eder e Vazquez.

Malagò,oriundi?Nel 2006 festeggiavano Camoranesi

"Nel 2006 eravamo tutti in piazza a festeggiare il Mondiale con Camoranesi". Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, interviene così sulla polemica sugli oriundi Vazquez e Eder convocati dal ct della Nazionale di calcio, Antonio Conte. "Non mi sembra ci debba nemmeno essere una polemica - aggiunge il capo dello sport italiano, oggi al Senato per un'audizione legata alla candidatura olimpica di Roma -. Io sono nato che c'erano gli oriundi e probabilmente me ne andrò che ci saranno ancora. È un discorso che vale per tutti, non vedo perché improvvisamente noi dobbiamo scoprire di essere diversi"

Barzagli,arrivo a Europeo e lascio a giovani

"Ho vissuto un periodo molto difficile, pieno di alti e bassi e anche di brutti pensieri, pensavo addirittura di non poter più giocare per il dolore che avevo, per fortuna adesso sono qui e sono felice di esserci". Andrea Barzagli racconta il suo calvario, tanti mesi lontano dal calcio, addirittura dalla Nazionale mancava dal Mondiale brasiliano, quasi un anno fa. "In certi momenti mi sono sentito come un corpo estraneo dalla squadra, mi mancava tutto, dal ritiro a mangiare con i compagni - ha proseguito il difensore - c'è di peggio nella vita, comunque è stata dura, soprattutto quando dopo l'intervento al piede è emerso che avevo una frattura da stress". Comunque Barzagli ha vinto la sua battaglia ed è tornato, nella Juve e in Azzurro: "L'obiettivo è arrivare agli Europei poi penso che chiuderò con la Nazionale, avrò 35 anni, non ho quel qualcosa in più che hanno Buffon e Pirlo, e poi l'Italia dovrà ringiovanirsi e confido in talenti come Rugani, Romagnoli ed altri".
   

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