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Milan-Fiorentina solo 1-1, Ilicic replica al gol di De Jong. Inzaghi: "Dato il massimo"

Ritmi bassi e poche emozioni a San Siro per il posticipo dell'8/a di Serie A

E' finita 1-1 tra Milan e Fiorentina (La cronaca minuto per minuto)

Berlusconi è sempre più vicino alla sua squadra, questa sera arriva in tribuna e si siede affianco a Nino Benvenuti e al businessman cinese Richard Lee: il Milan però delude e pareggia 1-1 contro la Fiorentina al termine di una partita noiosa, giocata a ritmi lenti, con poca intensità.

Per i rossoneri un'occasione mancata per agganciare un prestigioso terzo posto. Si deve invece accontentare del quinto con 15 punti, posizione che condivide con la Lazio. De Jong illude il Milan ma - come una doccia fredda - arriva il pari di Ilicic. Inzaghi sceglie Menez e manda in panchina Torres, preferisce Zapata a Rami e conferma El Shaarawy e Honda. Al tridente di Inzaghi risponde Montella con Mati Fernandez, Babacar e Cuadrado ma la forza offensiva dei viola non è efficace. Milan subito in evidenza con Menez, quasi assedio con i tiri di Abate e Muntari. Al 22' San Siro applaude El Shaarawy per un tiro a effetto parato da Neto ma l'attaccante rossonero si fa pescare in fuorigioco.

La sfida si sblocca al 25' grazie a un corner calciato lungo da Menez per la sponda di Zapata, pallone sulla testa di De Jong che porta il Milan in vantaggio. La Fiorentina prova a fare possesso palla: il limite è nell'attacco, difficile per i viola liberare l'uomo al tiro. E infatti è poco pericolosa, giusto un paio di tiri di Kurtic e di Cuadrado. Il ritmo scende di minuto in minuto. Brivido al 40' con una avventurosa uscita di Neto al limite dell'area, travolto Gonzalo Rodriguez e grande rischio per la Fiorentina. Al 43' assolo di Honda che sale palla al piede e riesce a servire Menez, pallone a Muntari che perde il rimpallo decisivo. Poche le emozioni in una partita più piatta che equilibrata. Nel secondo tempo, la Fiorentina cerca il pari soprattutto con tiri dalla distanza, ma il vuoto in attacco si fa sentire.

Il Milan cala e si fa vivo con un debole tiro di Menez al quale risponde Cuadrado. Montella chiama Ilicic ed è la mossa vincente. Al 12' Abbiati para un tiro potente di Aquilani, poi prova Mati Fernandez. Pericoloso ancora De Jong di testa. La Fiorentina non demorde e coglie il pari grazie a un velenoso sinistro di Ilicic che diventa una spina nel fianco della difesa rossonera. Il Milan si spegne lentamente. Menez va vicino al gol ma scarseggia la qualita' soprattutto a centrocampo. Con ostinazione El Shaarawy cerca inutilmente di andare a rete, i rossoneri vorrebbero anche un rigore per un presunto fallo di mano di Savic, Banti fa giocare. I viola ripartono in contropiede e mettono paura ai padroni di casa.

Inzaghi sostituisce Menez con Torres. Il risultato però non cambierà più e nel finale la bilancia pende dalla parte della Fiorentina con buone giocate di Ilicic e Vargas. Alla fine il pari è risultato più' giusto. Il Milan soffre nella costruzione del gioco, la Fiorentina paga gli infortuni pesantissimi in attacco, tanti gli errori e molta la confusione. E' deluso Inzaghi per aver mancato il terzo posto e fa bene. Non riesce a sfatare il tabù della Fiorentina. Berlusconi si dispera in tribuna al gol di Ilicic. L'effetto taumaturgico del presidente è svanito, almeno per questa sera.

Inzaghi si accontenta, Milan sta dando massimo
Un gol a testa, tanti errori e noia in abbondanza. Milan e Fiorentina non hanno regalato grandi emozioni, ma alla fine Filippo Inzaghi e Vincenzo Montella difendono la prestazione delle loro squadre. "Abbiamo fatto il massimo", ha assicurato l'allenatore rossonero, mentre quello viola archivia "una grandissima partita, forse incompiuta perché potevamo fare qualcosa di più dopo il pareggio. Se avessi avuto un Inzaghi in campo, sicuramente la Fiorentina avrebbe vinto". Dieci minuti dopo l'1-1 siglato da Ilicic, Silvio Berlusconi ha lasciato lo stadio ma si è perso ben poco perché il suo Milan nel finale era piuttosto a corto di idee e energie. "Credo che il presidente sia orgoglioso di questi ragazzi perché stanno dando tutto ciò che hanno - ha commentato Inzaghi -. Probabilmente dobbiamo crescere ancora, ma in due mesi non si può cambiare tutto e diventare una squadra da scudetto". Ma il terzo posto è ancora un obiettivo raggiungibile secondo l'ex attaccante.

"Penso di sì, ma non dobbiamo fare proclami - ha chiarito Inzaghi -. Siamo andati vicini a vincere la terza partita di fila. Dal punto di vista difensivo è stata la miglior prestazione stagionale. Con la Fiorentina perdevamo da tre anni in casa, un passo in avanti c'è stato. Dobbiamo riportare il Milan in alto ma non sarà una passeggiata". Si è detto contento anche Montella. "Non abbiamo sofferto il Milan sul piano del gioco. La squadra è stata poco lucida nei momenti topici e resta il problema del gol, ma ha mostrato personalità e specie nel secondo tempo ha fatto vedere qualcosa di buono. Nel complesso sono soddisfatto" ha spiegato l'allenatore della Fiorentina, replicando così a chi sottolineava la mediocrità dello spettacolo: "E' stata una partita molto tattica". Per sua fortuna Ilicic ha trovato il colpo vincente, prima di festeggiare il gol con un gesto un po' polemico. "Ho sentito troppe chiacchiere sul mio conto - ha detto il centrocampista sloveno - io dimostro sul campo chi sono e quanto posso dare. Voglio continuare così".

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