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Totti e il suo compleanno. "Mi toglierei volentieri 5 anni"

Gli auguri della Fifa: 'Leggenda vivente'

Alla vigilia del suo 38/o compleanno Rudi Garcia gli ha tolto 10 anni dalla carta d'identità, lui si accontenterebbe invece anche della metà. Nel giorno in cui soffia sulle candeline Francesco Totti confessa che si leverebbe "volentieri cinque anni", ma aggiunge sicuro che "prima di smettere di giocare con i tifosi della Roma festeggeremo ancora qualcosa insieme". Il massimo, ovviamente, sarebbe la Champions League, sogno proibito che Totti tiene chiuso nel cassetto da una vita. "Il 7 giugno mattina mi sveglierò contento se potesse andare come vorrei" spiega ai microfoni di 'Roma Radio' immaginando il day-after della finale in programma all'Olympiastadion di Berlino. Un luogo in cui Totti ha già conquistato la coppa più prestigioso, quella Mondiale: "Forse Berlino è nel destino, Dio esiste perciò crediamo nella fede". La stessa che i tifosi hanno nei confronti della Roma e del suo capitano.

"Mi fa piacere che mi vogliono bene, che mi seguono sempre con stima e amore - sottolinea Totti - Non mi sento il re di Roma, ma non finirò mai di ringraziarli perché mi sono sempre stati vicino, soprattutto nei momenti difficili come dopo gli infortuni". Oppure quando era attaccato da più fronti per alcuni comportamenti tenuti in campo. "Un errore passato? Come uomo non ho fatto grandissimi errori, come calciatore sì - ammette ripensando ad alcuni 'passi falsi' del passato - Non rifarei quello che ho fatto all'Europeo in Portogallo (quando sputò al centrocampista danese Poulsen, ndr). E poi qualche calcio brutto da vedere ma che ci sta (come quello rifilato a Balotelli nella finale di Coppa Italia del 2010 con l'Inter, ndr)".

Guardando al futuro, poi, Totti esclude il mondo dello spettacolo ("non mi attira") una volta appesi gli scarpini al chiodo, ma "penso resterò nel mondo del calcio. Fare l'allenatore? Non mi ci vedo col carattere che ho. I giocatori sono matti, soprattutto quando non giocano". Dei tecnici che invece avrebbe voluto avere in panchina c'è sicuramente Carlo Ancelotti ("c'è mancato poco ma non ci siamo mai riusciti"), mentre in campo si rammarica per non aver giocato assieme a Ronaldo, "quello vero, non Cristiano: ai tempi di Barcellona e Inter era il numero uno". Parlando dei colleghi in attività, oltre a spendere belle parole per i compagni di spogliatoio a Trigoria ("per Pjanic ho un debole, Gervinho è una forza della natura, corre più veloce del pallone, De Rossi e Florenzi prima o poi diventeranno capitani, più poi che prima…"), c'è una nota di merito per Eden Hazard: "Non è male il n.10 del Chelsea, è bravino, è l'ultimo che mi ha colpito". A lanciarlo ai tempi del Lille, forse non a caso, è stato proprio Rudi Garcia, che oggi ha conquistato tutti nella Capitale, compreso Totti: "E' un grande comunicatore, anche se è straniero ha capito l'ambiente in tutto e per tutto. Come si dice a Roma: è un bel paraculo".

Totti ringrazia tifosi, siete unici e fantastici
"Nel giorno del mio compleanno ci sono molti 'grazie' che vorrei dire. Molte persone care per fortuna ho modo di ringraziarle direttamente o comunque dal vivo. Ma c'è un grazie grosso quanto il cuore di Roma, importantissimo, che pronuncio adesso...ed è per i nostri meravigliosi tifosi". Così Francesco Totti dopo il successo colto dalla squadra di Rudi Garcia sul Verona proprio nel giorno del 38/o compleanno del capitano giallorosso. "La spinta, il calore, l'amore incondizionato, tanto allo stadio quanto in ogni altro posto...è difficile trovare parole per descrivere cosa significhi per me tutto questo - aggiunge Totti sul suo blog ufficiale in riferimento all'attaccamento dei sostenitori romanisti -. Ieri come oggi mi avete fatto sempre sentire speciale. Siete unici e semplicemente fantastici". Alla fine della gara col Verona Totti si è intrattenuto per qualche minuto assieme a Bastian Schweinsteiger, ospite speciale oggi all'Olimpico. I due si incroceranno presto anche in campo visto che il Bayern Monaco è inserito nello stesso girone di Champions League della Roma

Trent'anni fa raccattava palloni allo stadio Olimpico. Nel frattempo quel bambino è cresciuto, stavolta dall'altra parte del campo. E con lui il sogno, che ha travalicato i confini del calcio. La Fifa fa gli auguri sul suo sito ufficiale a Francesco Totti, definendolo "una leggenda vivente". Il pupone, che festeggia il compleanno il 27 settembre, ha superato la soglia dei 38 anni. Tra cucchiai, coppe e scudetto, l’ex-ragazzo di Porta Metronia ora soffia su 38 candeline. Il fuoco si accende su 38 ricordi: 38 date quasi tutte "magiche" come la sua Roma. Qualcun altro brutto, ma da non dimenticare. Il trentanovesimo ricordo da accendere sulla prossima candelina? Potrebbe avere il 6 giugno 2015 come data. E chiamarsi Champions League.

Francesco Totti

Il 27 settembre 1976: nasce a Roma nel quartiere Appio-Latino, nei pressi di Porta Metronia. 1983: a sette anni, inizia a giocare a calcio. 1989: a 12 anni, la Lodigiani raggiunge un accordo per la sua cessione alla Lazio, ma un blitz dell'allora responsabile del settore giovanile della Roma, Gildo Giannini, a casa del calciatore convince i genitori a scegliere i giallorossi. 1993: conquista il suo primo successo, lo scudetto Allievi. 28 marzo 1993: Vujadin Boškov lo fa esordire in Serie A a 16 anni entra con la prima squadra. 21 agosto 1994: durante un'amichevole estiva contro il Valencia, segna il suo primo gol allo Stadio Olimpico. 4 settembre 1994: segna il suo primo gol ufficiale e per questo suo zio gli regala una bicicletta. Luglio 1995: è vicecampione europeo con la nazionale under 18. Luglio 1996: vince il campionato europeo Under-21 1996. 9 febbraio 1997: dopo essere stato criticato dall'allenatore Carlos Bianchi, Totti segna due gol accelerando l'esonero del tecnico.

10 ottobre 1998: debutta con la Nazionale maggiore in Italia-Svizzera 2-0 (qualificazioni europee). 31 ottobre 1998: Aldair gli lascia la fascia di capitano. 29 giugno 2000: nella semifinale di Euro 2000, contro l'Olanda, Totti realizza il "cucchiaio" su rigore. 17 giugno 2001: vince lo scudetto. 19 agosto 2001: vince la Supercoppa italiana. 22 febbraio 2002: il suo esordio in tv come ospite insieme a Bruno Conti in un varietà del sabato sera di Rai 1. 18 giugno 2002: agli ottavi di finale dei Mondiali di Corea del Sud viene espulso per simulazione dall'arbitro ecuadoriano Byron Moreno. 19 giugno 2005: sposa la nota presentatrice tv Ilary Blasi. Marzo 2004: Pelé lo nomina tra i migliori calciatori in attività. Marzo 2003: nominato ambasciatore dell'Unicef. 14 giugno 2004: agli Europei viene squalificato per uno sputo al danese Poulsen.

6 novembre 2005: nasce il suo primo figlio, Christian. 9 luglio 2006: campione del mondo con la Nazionale in Germania. 13 maggio 2007: nasce Chanel, la seconda figlia. 27 maggio 2007: segnando una doppietta contro il Messina, Totti si laurea capocannoniere della Serie A con 26 reti. 17 giugno 2007: vince la Scarpa d'oro, che premia l'attaccante più prolifico d'Europa, a sei anni esatti dallo scudetto del 2001. 20 luglio 2007: annuncia il suo ritiro dalla Nazionale. 19 agosto 2007: Totti vince la seconda Supercoppa italiana della sua carriera. 16 gennaio 2008: raggiunge quota 200 gol con la maglia della Roma. 28 gennaio: vince gli Oscar del calcio AIC come migliore calciatore italiano (per la quinta volta in carriera) e come miglior cannoniere, risultando essere il giocatore ad aver vinto più trofei agli Oscar del calcio AIC.

27 febbraio 2008: diviene il giocatore con più presenze in assoluto in Serie A nella storia della Roma. 24 maggio 2008: alza la Coppa Italia. 19 aprile 2009: subisce una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro: salterà la finale di Coppa Italia subendo uno stop di diversi mesi. 5 maggio 2010: durante la finale di Coppa Italia persa dalla Roma contro l'Inter, Totti insegue l'avversario Mario Balotelli colpendolo intenzionalmente da dietro con un calcio sulla gamba destra, venendo espulso. 23 luglio 2010: Totti viene deferito dal procuratore federale Stefano Palazzi per aver parlato di "due scudetti rubati" negli anni precedenti. 25 marzo 2014: in occasione di Roma-Torino, festeggia le 700 presenze in assoluto con la maglia della Roma. 4 maggio 2014: segna il gol numero 290 con la maglia della Roma diventando così il miglior marcatore di sempre di una squadra italiana. 16 maggio 2014: il figlio Christian fa il provino a Trigoria per i pulcini della Roma.

Il 'cucchiaio' agli Europei 2000 (You Tube)

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