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Maradona-Baggio per la pace con Papa Francesco

In campo all'Olimpico nella partita fortemente voluta dal Pontefice

"Papa Francesco è molto più di Maradona. E' lui il vero fuoriclasse". Con queste parole un Diego Maradona visibilmente emozionato ha commentato il lungo abbraccio fra lui e il Pontefice avvenuto nella Sala Nervi in Vaticano. "Mi ero allontanato dalla Chiesa - ha detto ancora l'ex fuoriclasse - perchè pensavo non facesse abbastanza per i bisognosi, ma con Francesco è diverso. Cosa mi ha detto? Che mi stava aspettando".

Maradona superstar all'incontro col Papa. Oggi Francesco ha ricevuto nella sala Nervi i giocatori e gli organizzatori della partita per la pace che si gioca stasera all'Olimpico, e ha riservato un caloroso abbraccio a Diego Maradona. Il Pibe de Oro e' stato fra gli ultimi a salutare il Papa e durante l'attesa e' stato oggetto dell'attenzione di molti dei presenti, che gli hanno chiesto foto, selfie e autografi. Maradona ha donato al Papa una maglietta dell'Argentina col numero dieci e la scritta 'Francesco' poi o due si dono abbracciati e Diego ha parlato a lungo all'orecchio del Papa. Poi il paradosso: Maradona e' stato salutato da un applauso dei presenti e la maggior parte delle persone l'hanno circondato per baci, abbracci e foto, così che per qualche minuto c'era più gente dal calciatore che dal Papa

"Possa l'incontro di questa sera ravvivare la consapevolezza dell'impegno perché lo sport sia un apporto alla pacifica convivenza, evitando ogni discriminazione sulla basse della razza, della cultura e della religione". Lo ha detto Papa Francesco agli sportivi che parteciperanno questa sera alla partita interreligiosa per la Pace. "Discriminare può essere sinonimo di disprezzare - ha aggiunto - con questa partita oggi direte no a ogni discriminazione".

"Le religioni sono chiamate ad essere vincolo di pace, mai di odio". Lo ha detto il Papa nell'udienza agli sportivi partecipanti alla partita religiosa per la pace. L'incontro, ha affermato Francesco, possa essere gesto di "una nuova era in cui i popoli non alzeranno più la spada l'uno contro l'altro".

Mentre il mondo offre scenari di guerra, Papa Francesco 'gioca' la sua partita della pace. Questa sera allo stadio Olimpico i fuoriclasse di ieri e di oggi, da Maradona a Messi (in dubbio però dopo l'infortunio muscolare di ieri sera contro il Villarreal), da Roberto Baggio a Totti, Zidane, Ronaldinho, Del Piero e Buffon, si sono dati appuntamento per la 'Partita Interreligiosa della Pace'. A volere questa partita è stato il Pontefice in persona, e non solo a causa del suo amore per il 'futbol' ma anche, e soprattutto, perchè lo sport più amato del pianeta è uno strumento formidabile per lanciare messaggi positivi a un mondo che ne ha disperatamente bisogno, visto che proprio il Papa di recente ha parlato di terza guerra mondiale in corso.

In campo, e prima nell'udienza che, alle ore 16, il Papa concederà nella sala Nervi ai protagonisti del match benefico, ci saranno tanti elementi di varie nazionalità, ma non tutti perchè c'è stato chi ha rifiutato l'invito, come l'egiziano Abou Treika, impegnato anche politicamente nel suo paese e non disposto a condividere la scena con il "sionista" - come lo ha definito - Benayoun. Non tutti quindi hanno colto il significato di questa iniziativa di cui è stato artefice pratico un connazionale di Francesco, la bandiera interista Javier Zanetti che con la sua Fondazione Pupi promuove programmi di assistenza e di adozione a distanza. Ma tra buddisti, cattolici, protestanti, evangelici, musulmani, ebrei e shintoisti oggi più che una partita sarà un'autentica festa della pace e della tolleranza.

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