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Juventus, Allegri: "Vidal vuole restare"

Juventus, Allegri: "Vidal vuole restare"

Il tecnico bianconero, è un giocatore che io considero fondamentale

29 luglio 2014, 21:37

Redazione ANSA

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Spiragli in casa Juventus sul caso Vidal. "E' un giocatore che io considero fondamentale e lui ha espresso l'intenzione di restare": così il nuovo tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, ha risposto oggi ai giornalisti che a Vinovo gli chiedevano se Vidal resterà o meno in bianconero. "L'ideale sarebbe non solo tenere Vidal ma che arrivassero anche altri giocatori" ha risposto. "Lui è fondamentale e vuole rimanere. Detto questo, la società ha lavorato bene sul mercato".

"Siamo nella griglia delle favorite"
La Juventus di Massimiliano Allegri parte non come la squadra favorita, "ma è certamente nella griglia delle favorite" per lo scudetto. Lo ha detto il nuovo tecnico juventino oggi a Vinovo che vede nel gruppo delle favorite "cinque, sei squadre: Roma, Napoli, Fiorentina, Inter, Milan". "Hanno lavorato tutti molto bene sul mercato e hanno i requisiti per fare bene. Così come li ha la Juventus: per i ragazzi il quarto scudetto sarebbe straordinario come sarebbe straordinario per me il secondo scudetto con due squadre", ha sottolineato Allegri.

"Non c'è niente da resettare" 
Per Massimiliano Allegri alla Juventus non c'è alcun dopo-Conte da resettare. Lo ha sottolineato oggi a Vinovo incontrando i giornalisti. "Non c'è bisogno di resettare proprio niente - ha detto il tecnico - così come non è corretto parlare della Juve di Allegri. C'è la Juve, e come per tutte le altre squadre c'è una nuova stagione da affrontare in cui si parte da zero. Sapendo che nel calcio vige questa legge: se vince sei un bravo ragazzo, se perdi...". Riferendosi poi alla vicenda Conte, Allegri si è limitato a commentare: "Mi sono ritrovato catapultato nella Juventus da un giorno all'altro. Indubbiamente quanto è successo è inusuale. Ma il gruppo è solido e maturo, ci sono i presupposti per vincere. L'importante è che si sia consapevoli di questa verità: nelle squadre noi siamo solo tasselli all'interno della società. Quello che conta, per ogni squadra, è sempre la maglia".

Che Juve sarà. La prima amichevole ha detto che per Allegri c'è tanto da lavorare Dopo la stecca con i dilettanti del Lucento, che a Vinovo hanno battuto i campioni d'Italia 3-2, il tecnico ha invitato non farsi prendere dal panico. "Più che la prima uscita quello di è stato un allenamento", ha detto il nuovo tecnico bianconero, che promuove il mercato della società: "Sta lavorando bene, la rosa è migliorata". Niente paura, dunque, anche se per la Juventus l'inizio è stato tutto in salita. Dalle dimissioni lampo di Antonio Conte all'infortunio di Morata un giorno dopo il suo arrivo, passando per il dietrofront di Iturbe che ai bianconeri ha preferito la Roma. E se il risultato di oggi non conta nulla, le partite vere sono dietro l'angolo. "È normale che Roma e Napoli parlino di scudetto - spiega Allegri -. Vengono da annate importanti e la loro ambizione, così come per Milan, Inter e Fiorentina, è di vincere. La Juve viene da tre scudetti e per questo motivo sarà considerata la favorita: ci prepariamo quindi ad un campionato che sarà più difficile, perché troveremo squadre che ci daranno battaglia".

Dietro a quel "più" si nascondo le preoccupazioni dei tifosi, che guardano con apprensione alle voci sull'addio di Arturo Vidal. "E' un giocatore della Juventus, non sono affatto preoccupato", dice l'ex milanista, confermando quanto detto poco prima del dg bianconero Beppe Marotta. "Arturo ha rinnovato il contratto con la Juve la scorsa stagione e questo significa che da parte sua c'è l'intenzione di restare - è la versione del dirigente -. Lui è uno dei giocatori più forti al mondo, per cui è chiaro che venga accostato ai grandi club, ma lo è anche la Juve". Una telefonata tra Allegri e Vidal c'è già stata, rivela lo stesso allenatore, così come con tutti i giocatori non ancora rientrati a Torino. E pure con il presidente della Fiat John Elkann, per il quale il nuovo tecnico ha "una grande responsabilità".

"E' normale quando si allena una big come la Juve", minimizza il diretto interessato. Per i giocatori, in attesa di iniziare a fare sul serio, due giorni di riposo, fino a domenica sera, quando inizierà il ritiro vero e proprio. Non stacca la spina, invece, la società. Dopo aver presentato Roberto Pereyra, l'argentino che si ispira a Camoranesi e definisce Tevez un campione "fantastico", il club resta vigile per sfruttare le occasioni del mercato. Soprattutto in attacco, dove bisogna colmare il vuoto creato dall'infortunio di Morata. La Juve cerca una "prima punta", ammette Allegri. Il nome più gettonato è quello di Eto'o, anche se Marotta sembra chiudergli le porte. "Mai parlato di lui o di altri", sottolinea il dg, che non vuole fare nomi perché il mercato "ha sempre delle evoluzioni strane". E fa sua una vecchia massima del buon Trapattoni: "Non dire gatto finché non ce l'hai nel sacco...".

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