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Inzaghi: 'Non si vince subito ma Milan dara' tutto'

Inzaghi: 'Non si vince subito ma Milan dara' tutto'

Lo aveva detto il 15 luglio

28 luglio 2014, 15:45

Redazione ANSA

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CARNAGO (VARESE), 15 LUG 2014 - Pippo Inzaghi ha portato entusiasmo a Milanello, ma le delusioni della passata stagione non sono dimenticate e troppi sono ancora i punti interrogativi (Mario Balotelli in primis) della sua squadra. Cosi' il nuovo allenatore rossonero e' il primo a evitare proclami. "Sono realista, so che dopo un ottavo posto non si puo' pensare di partire vincendo sempre - ha sottolineato l'ex attaccante -. Fra qualche mese capiremo dove puo' arrivare la squadra, non me la sento di fare proclami. Posso solo assicurare che il Milan dara' tutto in campo". In attesa che il mercato si sblocchi ("La societa' sa cosa ho chiesto e sanno qual e' la mia idea di calcio") e di capire se e come Balotelli fara' parte del Milan ("Mario tornera' con voglia il 21 luglio e verra' con noi negli Stati Uniti"), Inzaghi in pubblico indica le regole e gli atteggiamenti che i suoi giocatori dovranno rispettare. "Facciamo il lavoro piu' bello del mondo. Non si puo' essere tristi e chi resta fuori dovra' dimostrare che mi sbaglio. La maglia del Milan deve tornare a pesare - ha spiegato -. Vedo la voglia di tornare a fare bene, a rendere la vita difficile agli avversari, a essere professionisti seri. Non sono un sergente di ferro, ne' questi ragazzi lo meritano perche' sono professionisti seri, si stanno allenando bene, hanno capito che il Milan deve tornare dove merita". Soddisfatto dei primi giorni di allenamento, Inzaghi si aspetta risposte in campo sin dalla prima amichevole di domani pomeriggio e, anche se l'avversario e' il Renate che gioca in Lega Pro, "non si possono fare brutte figure". Anche questo test, come tutte le partite e gli allenamenti della stagione, sara' registrato e osservato dall'alto, strategia utile secondo l'allenatore per correggere i movimenti della squadra e prendere le contromosse agli avversari. Per questo ha portato con se' due collaboratori che aveva al fianco nelle giovanili, Nicola Matteucci, il tattico che seguira' le partite dalla tribuna trasmettendo all'allenatore le sue osservazioni nell'intervallo, e Fulvio Fiorin, con l'incarico di metodologo, che osservera' gli allenamenti dall'alto e stendera' le relazioni sugli avversari. A differenza dello staff di Clarence Seedorf, in quello di Inzaghi non c'e' lo psicologo ma e' stato inserito (strappato alla Fiorentina) uno specialista delle palle inattive, Gianni Vio. "Prima le studiamo in video, poi le proviamo sul campo - ha spiegato l'allenatore -. Ora ci stiamo occupando principalmente di quelle in attacco, ma con lo staff lavoreremo anche su quelle difensive per subire meno gol". L'ultima novita' e' Alfredo Magni, preparatore portieri. "L'abbiamo strappato al Brescia e vede il ruolo del portiere quasi come un libero", ha assicurato Inzaghi che ha voluto confermare Mauro Tassotti nel ruolo di vice, Andrea Maldera come tattico, e ha richiamato Daniele Tognaccini che, assieme a Bruno Dominici, "possono essere una risorsa preziosa per far correre il Milan piu' degli altri", come si e' augurato l'allenatore.

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