''L'atteggiamento è buono, ma per puntare più in alto dobbiamo fare di più''. Rafa Benitez assegna la sufficienza al suo Napoli fino alle due occasioni sprecate per chiudere la partita e al gol subito da parte dell'Udinese. ''Siamo in una situazione di classifica buona che avrebbe potuto essere migliore se fossimo riusciti a chiudere partite come queste anziché andare in sofferenza'', analizza anche se non getta la colpa sull'arbitraggio per almeno un paio di presunti errori del direttore di gara, in particolare sul presunto fuori gioco di Bruno Fernandes in occasione del gol. ''Dobbiamo fare gol quando abbiamo la possibilità e fare meno errori quando abbiamo la partita sotto controllo. Non era una partita facile, ma la squadra ha fatto quel che doveva. Era una partita difficile. Tempo fa pareggiare a Udine era considerato come un successo, ora suona quasi come una sconfitta. Tutti si aspettano che vinciamo adesso siamo in crescita. Abbiamo fatto quel che dovevamo fare fino a che abbiamo regalato il gol''. La testa è già proiettata alla prossima gara con l'Inter. ''E' questione di analizzare episodi che non sono andati bene. Dobbiamo vincere quella gara, poi possiamo cominciare a pensare alla finale di coppa con la Fiorentina''.
Mentre l'Udinese è un cantiere aperto. Fa le prove generali per la prossima stagione. E' per questo che il tecnico Francesco Guidolin ha cambiato modulo alla sua squadra, mandandola in campo contro il Napoli con un 4-3-2-1. ''Ci servirà per il futuro per vedere se può reggere il 4-3-3. Nel primo tempo siamo stati un po' troppo guardinghi, speravo di vedere un altro ritmo partita. Nel secondo tempo la mia squadra mi è piaciuta. Oggi non potevamo essere perfetti, giocavamo contro una grande squadra, ma penso che i ragazzi possano fare bene con questo modulo. Cambiare sistema adesso può dare degli stimoli''. Nessun rimpianto per il ritardo accumulato in classifica, anche se il campo non ha mostrato un divario così netto tra la sua Udinese e il Napoli, terza forza del campionato, anche se ''con un'altra partenza avremmo avuto quei 4-5 punti in più che un mese fa ci avrebbero consentito di continuare a lottare per qualcosa in Europa''. Poi spiega l'impiego di Muriel al posto di Di Natale per provare ''a dargli più continuità in questa fine stagione. Ho parlato con Totò. Da professionista serio qual è, è venuto in panchina a tifare per i suoi compagni''. Un capitolo a parte sul suo futuro nel club friulano. ''Non voglio lasciare l'Udinese. La società ritiene che sono una risorsa e non mi vuole lasciar andare. Stop. Altro non aggiungo'' le parole di Guidolin seguite a quelle del patron Giampaolo Pozzo che ai microfoni di Udinese channel aveva confermato che il tecnico ''sarà a Udine anche la prossima stagione'', ma resta da definire in quale ruolo.
