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Rugby: Ex giocatori con demenza contro federazione mondiale

Rugby: Ex giocatori con demenza contro federazione mondiale

Azione legale, 'non si fa abbastanza per evitare concussioni'

LONDRA, 09 dicembre 2020, 20:27

Redazione ANSA

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Il campione del mondo 2003 di rugby Steve Thompson e altri sei giocatori ai quali sono stati diagnosticati danni cerebrali permanenti, hanno denunciato le massime autorità della palla ovale per negligenza. I sette ex giocatori, fra cui ci sono anche l'altro inglese Michael Lipman e il gallese Alix Popman, sostengono che sono state le numerose concussioni alla testa subite nel corso delle loro carriere ad aver causato i primi segni di demenza che sono stati loro riscontrati da recenti esami medici. "Non riesco a ricordare di essere stato in Australia (sede del Mondiale 2003 n.d.r.) e una sola di quelle partite, è spaventoso", ha dichiarato Thompson, 42 anni, in riferimento agli incontri disputati nella Coppa del Mondo 2003, vinta dall'Inghilterra di cui lui faceva parte.
    "Visto cosa ho adesso . ha aggiunto - avrei voluto non diventare mai un giocatore di rugby professionista".
    Secondo la Bbc e altre fonti, le denunce dei sette ex campioni sono state presentate contro le federazioni rugby di Galles e Inghilterra e contro 'World Rugby', ovvero l'ente mondiale che regola questo sport.
    E' la prima volta che ex giocatori avviano una azione legale contro i vertici del rugby: in caso di verdetto favorevole, la Federazione Internazionale dovrebbe trovarsi costretta a cambiare il regolamento, per fare in modo che i giocatori siano più protetti dal rischio di concussioni cerebrali.
   

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