L'RBC Heritage, secondo evento post
pandemia del PGA Tour di golf, è iniziato all'insegna dei colpi
di scena. Il flop di Rory McIlroy, Jon Rahm e Justin Thomas,
primi tre giocatori del world ranking. E ancora: la leadership
condivisa dall'intramontabile Ian Poulter e dalla sorpresa Mark
Hubbard. Quindi le seconde 9 buche da fenomeno di Jordan Spieth.
A Hilton Head Island, nel South Carolina, il britannico Poulter
e l'americano Hubbard (autore pure di un eagle) con un parziale
bogey free di 64 (-7) guidano il leaderboard con un colpo di
vantaggio su ben 7 inseguitori (tra questi anche lo statunitense
Webb Simpson, il colombiano Sebastian Munoz e il norvegese
Viktor Hovland), tutti 3/i con 65 (-6).
Mentre sono in 10/a posizione (66, -5), tra gli altri, Tony
Finau, Mathew Fitzpatrick e Spieth, protagonista quest'ultimo di
una seconda parte di gara show. Partito dalla buca 10, dopo aver
realizzato un triplo bogey alla 12, in parte riscattato con un
birdie alla 13, il player texano (che non vince dall'Open
Championship 2017) ha totalizzato 7 birdie (di cui 6
consecutivi, record personale sul PGA Tour) nella fase finale
del round.
Buon inizio anche per Brooks Koepka (4/o nel ranking che durante
l'intervista a fine giro ha detto di non aver alcuna intenzione
di scendere in campo microfonato) e Rickie Fowler, entrambi 16/i
(67, -6) come Bryson DeChambeau e Daniel Berger, reduce
dall'exploit al "Charles Schwab Challenge".
Deludono i big più attesi. Lo spagnolo Rahm è 85/o (71, par) e
dopo quella in Texas rischia la seconda eliminazione al taglio
consecutiva. Partono male anche McIlroy (re del golf mondiale),
Thomas e Xander Schauffele, tutti 101/i (72, +1) e chiamati ora
alla rimonta per evitare la debacle.
Fatica anche l'irlandese Shane Lowry, vincitore dell'Open
Championship 2019, solo 134/o (74, +3).
Avvio non brillante pure per Justin Rose (oro ai Giochi di Rio
2016), 68/o (70, -1) al pari di Matt Kuchar, Patrick Reed,
Sergio Garcia e Harold Varner III.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA