"Il silenzio delle persone buone è
peggio della brutalità delle persone cattive. Non state in
silenzio". Ha solo 16 anni Coco Gauff, ma non solo sui campi da
tennis dimostra grande maturità, come le parole in un discorso
dedicato alla tragica fine di George Floyd a Minneapolis. Giorni
fa, la tennista Usa postò sui social un video in cui appariva
con felpa e cappuccio tirato sulla testa e una cruciale domanda
'Sarò io la prossima?', ora ha voluto esprimere con più
chiarezza il suo pensiero al dramma che sta infiammando e
dividendo l'America, parlando da un palco a Delray Beach, la sua
città.
"Il mio nome è Coco e quella che ha parlato prima di me è mia
nonna - ha esordito -. È triste che io sia qui a protestare per
lo stesso motivo per cui protestava lei più di 50 anni fa.
Dobbiamo agire, il mio futuro, quello di mio fratello e il
vostro è nelle vostre mani.
Io chiedo un cambiamento ora, è triste che sia dovuta morire
un'altra persona nera per far capitare questo - ha proseguito -.
Dobbiamo capire che andiamo avanti così da tanti anni. Avevo
otto anni quando Trayvon Martin venne ucciso e perché io sono
qua a sedici anni che ancora chiedo che cambi qualcosa? Mi
spezza il cuore".
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