Il primo pensiero è per "le tante
persone scomparse, per chi lotta in prima linea", il secondo è
per i 15mila operatori dell'indotto che rischiano di perdere il
lavoro: così Pierluigi D'Angelo, il presidente di Ippodromi
Partenopei, tra cui lo storico impianto di Agnano sede del
Lotteria, una delle quattro corse al trotto più importanti al
mondo, lancia l'appello a ripartire al più presto, a maggio.
"Ripartire a maggio con le gare a porte chiuse - dice - è
assolutamente possibile". E' vero che gli sport sono fermi, ma
l'ippica è diversa - spiega D'Angelo -, non c'è una federazione
sportiva, dipendiamo dal ministero dell'Agricoltura". Lo stesso
ministro Bellanova, ricorda D'Angelo, ha detto che le corse
potrebbero ripartire "ma nessuno poi dà in pratica il via
libera. Negli ippodromi si può lavorare in sicurezza, non ci
sono gli stessi ostacoli degli altri sport, sono impianti estesi
ed al massimo in una giornata di corse vi possono essere 100
addetti sparsi su decine di ettari". I costi fissi per mantenere
un cavallo sono enormi e, ribadisce D'Angelo "bisogna fare al
più presto. Altrimenti si chiude".
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