I disabili potranno praticare
attività prepugilistica regolamentata anche in Italia. E' questa
la novità più interessante emersa dal consiglio federale della
Fpi tenutosi oggi a Roma. In una nota diffusa al termine della
riunione viene infatti precisato che sono state approvate in via
definitiva "le linee guida che prevedono l'avvio dell'attività
prepugilistica per i disabili che da quest'anno potranno essere
tesserati per tale attività". "Nel contempo, sarà avviata una
fase sperimentale per l'introduzione di un'attività pugilistica
a contatto controllato - prosegue il comunicato - in sintonia
con le indicazioni del Comitato Italiano Paralimpico".
Ciò viene incontro, viene precisato a margine del Consiglio, a
una diffusa richiesta da parte di persone disabili, anche in
carrozzina, che si sono avvicinate alla prepugilistica in varie
palestre (in particolare, in Italia ce n'è una all'avanguardia a
Livorno). L'Italia vuole quindi regolamentare, poi seguirà la
messa in pratica in via sperimentale, un fenomeno per il quale
in altri paesi come Francia e Kenya sono già state fissate delle
regole.
Fra le altre decisioni del consiglio Fpi di oggi c'è anche
quella dell'approvazione del bilancio preventivo 2020 che
prevede "un investimento di 5.787.000,00 euro per l'attività
sportiva delle Rappresentative Azzurre, per quella che si svolge
sul territorio nazionale e per tutta l'attività logistica ad
esse connessa (campionati, tornei, servizi arbitrali, medici,
contributi e premi alle società, ai tecnici ed agli atleti,
ecc.). Tale ingente investimento è dovuto al contributo
straordinario erogato dalla società 'Sport e Salute', ancorato
agli ottimi risultati registrati nel 2019 dal movimento
pugilistico nazionale".
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