Il Tribunale di arbitrato dello sport
ha cominciato l'esame - che proseguirà tutta la settimana - dei
ricorsi presentati da 39 atleti russi squalificati dai Giochi
invernali di Sochi 2014 con l'accusa di aver partecipato al
programma di doping sostenuto dallo Stato. I verdetti, ha
dichiarato il Segretario generale del Tas, Matthieu Reeb,
dovrebbero arrivare non prima del 30 o 31 gennaio, quindi oltre
la scadenza del termine per iscriversi alle Olimpiadi di
PyeongChang, che scade domenica 28. Due testimoni chiave
dell'accusa, l'ex direttore dei laboratori antidoping di Mosca e
Sochi Grigory Rodchenkov e l'investigatore ingaggiato
dall'Agenzia mondiale antidoping Richard McLaren, sono pronti a
testimoniare nel corso delle udienze che si svolgono a porte
chiuse presso un centro congressi. Rodchenkov vive, sotto
protezione, negli Stati Uniti. I 39 atleti verranno sentiti fino
a sabato. Tra loro diversi vincitori di ori, otto giocatrici
della squadra di hockey su ghiaccio e pattinatori della
velocità.
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