Il Tas di Losanna ha
confermato la squalifica a vita per tre dirigenti del mondo
dell'atletica rimasti coinvolti negli scandali verificatisi in
seno alla Iaaf durante la presidenza di Lamine Diack. Uno dei
tre che hanno avuto la pena sportiva confermata dal Tribunale di
Arbitrato è proprio il figlio di Diack, Papa Massata Diack,
all'epoca consulente nel marketing della federazione, colpevole
di aver ricevuto denaro per occultare dei casi di positività al
doping. E' ricercato dall'Interpol. Lo stesso vale per l'ex
tesoriere della federazione internazionale, il russo Valentin
Balakhnicev, coinvolto in patria anche nel cosiddetto 'doping di
Stato'. Il terzo squalificato a vita è l'allenatore Alexei
Melnikov, che ha più volte somministrato sostanze proibite a
suoi atleti, e anche lui operante nell'ambito del 'doping di
Stato'.
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