Le critiche al rapporto McLaren
sul doping, che ha messo nei guai lo sport russo, sono
'pedanti'. E' lo stesso autore del rapporto, l'avvocato canadese
Richard McLaren, che respinge al mittente alcuni recenti
commenti negativi tra cui anche quelli del Cio relativi a
traduzioni inadeguate dei documenti russi e alla probabilità che
alcuni casi disciplinari riguardanti gli atleti avranno esito
negativo. Secondo McLaren, il suo compito è stato quello di
"verificare le rivelazioni dell'ex direttore del laboratorio di
Mosca Grigory Rodchenkov e non di dimostrare i casi di doping di
oltre 1.000 atleti russi. "Ciò che sta accadendo ora - aggiunge
- sta cercando di trasformare il mandato in qualcosa che non è
mai stato. Se non è possibile attaccare la base, allora andiamo
ad attaccare la periferia. Gran parte dei commenti fatti sono
pignolerie su piccole questioni - ha aggiunto a margine di una
conferenza della Wada - Non si può trasformare un esame di un
sistema in un sacco di casi individuali".
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