"Sono scosso, è stato un risveglio
terribile. Spero che i ladri abbiano un'anima e si mettano una
mano sulla coscienza. Non ho parole per descrivere il mio stato
d'animo. Dove abito io è sempre stata un'isola felice, o almeno
così pensavamo. E, invece, nella notte fra il 6 e il 7 dicembre,
i ladri hanno messo a segno tre rapine in una sola serata,
solamente nella mia zona". Così Oscar De Pellegrin racconta il
furto della medaglia d'oro vinta alle paralimpiadi di Londra
2012 nel tiro con l'arco. "Mia moglie, mio figlio e io eravamo
al piano di sopra a dormire e non ci siamo accorti di nulla -
aggiunge -. Sotto c'erano appese al muro in una cornice tutte le
altre medaglie, le hanno guardate, hanno spostato anche altri
quadri, pensando ci fosse una cassaforte. L'unica che non era
finita ancora in bacheca era la medaglia d'oro di Londra, che
tenevo nella sua custodia originale, perché la porto ancora
quando vado nelle scuole e o in altre occasioni".
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