"La realtà è che la città candidata è una e non può che essere Roma". Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, pone fine una volta per tutte alle voci che negli ultimi giorni vorrebbero una tra Milano e Firenze come città alternative alla candidatura laddove arrivasse il no del Campidoglio. "Peraltro - precisa - nel dossier ci sono altre dieci città che hanno un ruolo importante", tra cui anche Milano e Firenze con le partite di calcio. "In corso d'opera si possono studiare varie forme di coinvolgimento ma una cosa è il luogo dove si svolgono le competizioni, un'altra le zone che possono integrare l'offerta olimpica prima di quelle competizioni.
Montezemolo ha detto che non avrà ruoli nell'eventuale Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici 2024? Per me non è una notizia - chiosa il n.1 del Coni - lui è responsabile del Comitato promotore: non posso che dirgli grazie, si è impegnato in un incarico a titolo gratuito, ma nessuno ha mai preso in considerazione la possibilità di assegnargli altri ruoli".
Presidente Commissione Sport, da Coni solo parole - "Più passa il tempo più le probabilità che questo percorso si concluda positivamente tendono a zero. Il dossier olimpico così come è non ci va bene e il Coni lo sa: Malagò dice da un mese di essere disposto a cambiarlo completamente ma per ora sono solo dichiarazioni di intenti". Questa la netta presa di posizione su Roma 2024 del presidente della commissione Sport del Campidoglio, Angelo Diario (M5S). "Quanto alla posizione di Berdini io più che come un'apertura l'ho interpretata come una chiusura perché per modificare a livello strutturale il piano serve tempo e ce n'è sempre meno - ha aggiunto - Nei dieci giorni di cui ha parlato l'assessore è possibile cambiare completamente il progetto? Non credo, per questo sono convinto sia una chiusura vera e propria".
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