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Ballerine come calciatori, Abbagnato chiama all'Opera un team di medici sportivi

"E' fondamentale essere seguiti da persone competenti. E' la prima volta che in un teatro arrivano fisioterapisti e medici per seguire tutto un corpo di ballo"

"La danza è un po' come il calcio". A dirlo e' una che se ne intende, l'etoile Eleonora Abbagnato: sui palcoscenici incanta danzando da tanti anni, nella vita e' la compagna di Federico Balzaretti, ex azzurro della nazionale e di tante squadre di serie A.

"Noi siamo molto più elastici, il calciatore è completamente diverso ma sono entrambi due sport di massimo alto", spiega Abbagnato per non essere tacciata di eresia. E' anche per questa alta specializzazione che nel suo ruolo di direttrice artistica dell'Opera di Roma ha deciso una svolta che sarà annunciata ufficialmente all'inizio della prossima settimana: il corpo di ballo sarà seguito da un team medico come fosse una squadra di calcio. Sembrano mondi così distanti, eppure l'improvvisazione e l'eleganza di un Nureyev è rintracciabile in un gesto di Schiaffino, un gol di Pelè o di Maradona. Anche Messi danza tra gli avversari, stupendo il tifoso così come lo spettatore resta affascinato da un'esibizione sullo Schiaccianoci di Tchaikovsky. E pero' i Nureyev del terzo millennio si infortunano proprio come Messi. Per questo Abbagnato ha fatto allestire uno spazio dedicato all'assistenza medico-sportiva in cui 10 medici e fisioterapisti possono seguire costantemente le sue ballerine, come accade in un qualsiasi club di Serie A. Una novità nel mondo della danza: d'altra parte Abbagnato ben conosce le tecniche riabilitative del calcio, e più in generale dello sport di livello, anche perche' seguita da anni da Dimitri Gratia, fisioterapista personale del campione olimpico nel salto con l'asta Renaud Lavillenie. "Sono sempre stata attenta al mio fisico - spiega la ballerina - e forse per questo non mi sono mai infortunata".

La sua esperienza personale all'Opera di Parigi, la trasferisce a Roma: "è una cosa bella anche per il Teatro dell'Opera - dice con orgoglio -. E' fondamentale essere seguiti da persone competenti. E' la prima volta che in un teatro arrivano degli ottimi fisioterapisti e medici per seguire tutto un corpo di ballo". Che, come una squadra di calcio, lavora duramente per prepararsi al meglio. "Con la stagione nuova che sto imponendo i ballerini hanno tanta difficoltà con la ripresa - sottolinea -. Così avremo modo di curare la riabilitazione e il recupero di noi atleti". Ad assisterla è il professor Carlo Tranquilli e l'Human Tecar - all'avanguardia nel recupero e nell'assistenza medica - di cui il medico è responsabile scientifico e di cui fa parte lo stesso Gratia.

"Il modello è quello di una squadra di A, con un gruppo di atleti seguiti 24 ore su 24 - racconta l'ex direttore dell'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del Coni -. Mi occupo di sport di alto livello da una vita intera e si è cercato di riprodurre un modello in modo che si possa avere un'assistenza continuativa a livello di prevenzione, recupero traumi, con consigli su aspetti nutrizionali e metabolici, in collaborazione con i loro 'allenatori' con cui svolgono molte ore di lavoro fisico". Prove su prove per raggiungere la perfezione. "Molti traumi sono dovuti al sovraccarico cronico funzionale, alla ripetizione pedissequa dello stesso gesto - rileva Tranquilli -. I ballerini sono dei veri atleti, l'impegno psico-fisico è altissimo e abbreviare i tempi recupero con le nostre tecniche riabilitative avanzate è fondamentale, anche per la funzionalità del teatro". "Quando ci si fa male, ci si fa male sul serio - riconosce Abbagnato -. Spero che così ci siano sempre meno infortunati". Perché, nella danza come nel calcio , esibirsi senza il proprio Messi non e' la stessa cosa.

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