BAKU - L'Italia festeggia la decima giornata ai Giochi europei con due ori di coppia, quello di Petra Zublasing e Niccolo' Campriani nella carabina 10 metri e quello di Diana Bacosi e Valerio Luchini nello skeet. Ma l'oro di Zublasing e Campriani ha un altro sapore perché i due sono una coppia anche nella vita e non solo al poligono. ''Non è da tutti poter dire d'aver vinto una medaglia d'oro con la propria fidanzata'' sorride Campriani, 28 anni, un oro conquistato a Londra 2012, laurea in ingegneria e ora diviso tra il poligono e il progetto in Ferrari. Guai però a chiamarli 'coppia d'oro': ''Non ci definiamo'', dicono all'unisono. Le coppie ''vincenti'' nello sport non mancano ma vittorie in ''famiglia'' non se ne ricordano, a parte Gianni Lonzi, oro con il 'settebello' a Roma 60 e la schermitrice Antonella Ragno (bronzo a Roma' 60 e oro a Monaco'72 nel fioretto) definiti la prima 'coppia d'oro' o gli schermidori Andrea Borella (oro a Los Angeles) e Francesca Bortolozzi (oro Barcellona 92), ma mai insieme nella stessa gara.
''Meno male che c'è Petra - sintetizza Campriani - In qualifica ho dato una mano io, poi in semifinale e finale, quando c'era da tirar fuori il carattere lei è stata molto molto brava. Sono partita un po' larga - aggiunge la Zublasing poi ho preso sicurezza ed è andata meglio''. Una specialità ancora sperimentale quella mista che i due azzurri gradiscono: ''A noi piace l'idea della gara a squadre, in questo caso a coppie - dice ancora il toscano - è una gara ancora sperimentale. Ma una gara a coppie è davvero una cosa particolare, non è da tutti poter dire di aver vinto una medaglia d'oro con la propria fidanzata, al di là dell'oro è stata una giornata molto particolare che ricorderemo''.
Sul 3-1 per la Danimarca la svolta della gara con quel sorriso della Zublasing che ha avviato la rimonta: ''Non stavo tirando bene - spiega l'altoatesina - invece di fare un gesto di disappunto mi sono detta 'dai, puoi fare meglio', ed infatti sono riuscita a fare bene ed abbiamo fatto la rimonta''.
Da Baku la coppia Zublasing- Campriani torna con tre medaglie, le due d'oro di Petra e l'argento di Niccolò con un pizzico di rammarico per quella dai 50 metri: ''Per me è l'ultima gara della stagione - dice il toscano - se avessi avuto un pochino più di energie magari sarebbe stato possibile gestire anche questo vento perché la gara ai cinquanta metri è stata veramente un incubo. Diciamo che c'è il lieto fine, possiamo dormire sonni tranquilli''. Ma chi si aspettava un bacio tra i due a fine gara è rimasto deluso: ''No, no - dice Zublasing - ormai lo conosco bene, lui è un po' timido. Già che ci prendiamo per mano è tanto. Il bacio tutti sudati non era il massimo - si schernisce Campriani - e poi certe cose devono rimanere separate''. Tempestiva a fine gara è arrivata la telefonata di complimenti del presidente del Coni, Giovanni Malagò: ''Ci ha detto che è molto orgoglioso di noi - racconta Zublasing - e che se Roma avrà le olimpiadi 2024 si batterà perché sia inserita anche questa gara''. E Campriani aggiunge: ''così se abbiamo problemi di coppia, il Coni ci metterà a disposizione terapeuti per farci vincere ma tranquilli, non ci sono problemi di questo tipo''.
E' d'oro anche la coppia dello skeet anche se Diana Bacosi e Valerio Luchini lo sono solo in gara: ''Sentivo molto questa gara - racconta Bacosi - sapevo che Valerio doveva contare su di me, sulle mie forze. Ci siamo fatti forza l'un l'altro ed alla fine abbiamo vinto l'oro. Una gara a squadre ai Giochi? Secondo me funzionerebbe, magari con qualche piccola modifica'', dice.
''Ringrazio Diana per avermi aiutato a vincere questo secondo oro. E' un'emozione grande. Sono davvero felice, vuol dire che quello che sto facendo va bene''.
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