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Rugby: Italia-Sudafrica, solito crollo finale ed è 6-22

Azzurri un tempo alla pari con Springbosk, poi prendono 2 mete

Gara sofferta ma combattuta fino alla fine quella tra Italia e Sudafrica. Il test match Cariparma che si è disputato oggi allo stadio Euganeo di Padova, esaurito in ogni ordine di posti, si è concluso 6-22 ma è solo nella seconda metà del secondo tempo che il Sudafrica ha imposto la sua superiorità. Per buona parte del primo tempo l'Italia ha dimostrato una determinazione superiore al previsto. Il primo tempo ha visto l'Italia in vantaggio all'11', grazie a un calcio piazzato di Haimona. Al 15' è arrivata la risposta dalla piazzola di Lambie e pochi minuti dopo, al 20', c'è stata la prima meta del match, con il pilone Oosthuizen.

Il primo tempo si è poi concluso al 41' con il secondo piazzato di Haimona: 6-8, per gli Springboks. Stanchezza e molti errori dell'Italia, con il solito calo nel finale, hanno caratterizzato il secondo tempo: quelli degli uomini di Brunel sono stati sbagli fatali che hanno visto allungarsi la distanza tra la nazionale azzurra e i sudafricani. Al 59' c'è stata la meta di Reinach, propiziata da un buco dell'esordiente Carr (il primo Springbok di religione musulmana), e al 79', a pochi secondi dal fischio finale, a mettere la parola fine al match è arrivata la meta in contropiede dello specialista Habana, dopo che l'Italia aveva sviluppato alcune fasi di gioco d'attacco.

"Rispetto alla vigilia di questi tre test match di novembre abbiamo visto che è cambiata la mentalità e lo spirito della squadra - ha commentato a fine partita Brunel -. Dobbiamo ancora trovare un equilibrio tra l'attacco e la difesa, in particolare migliorando in quest'ultima fase, ma dei progressi li ho già visti oggi". "Abbiamo lavorato tanto nella difesa e nel gioco - ha invece detto Sergio Parisse - ma la grande differenza l'ha fatta l'aspetto umano. Abbiamo lavorato molto sullo spirito della squadra e i risultati sono arrivati".

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