Da candidata a città olimpica, per Milano-Cortina il salto di qualità significa subito agenda fitta e quattro appuntamenti fissati. Appena conclusa la festa per l'assegnazione dei Giochi del 2026 che riportano in Italia una rassegna a cinque cerchi vent'anni dopo Torino, a Losanna il presidente del Coni Giovanni Malagò e il suo staff hanno partecipato alla prima riunione operativa con il Cio che dopo le congratulazioni per il successo ottenuto sulla rivale Stoccolma-Aare è andato dritto con una richiesta precisa: "Caro presidente Malagò da oggi si lavora, fateci avere la governance di Milano-Cortina entro fine estate".Tempi strettissimi per mettere in piedi la macchina organizzativa e subito quattro meeting in scaletta per il 2019: il primo incontro tra il comitato olimpico internazionale, il Coni e i soggetti pubblici coinvolti è in programma a Milano l'11 luglio. Un incontro in cui verranno gettate le 'pietre miliari' - sono state definite - dei sette anni che separano dal grande evento. Solo nel 2019 sono previste una riunione a settembre, una novembre (in cui verranno coinvolte anche le città venete, da Venezia a Verona, alla stessa Cortina) e due giorni di seminario a dicembre. A Losanna il Cio ha insistito molto sulla necessità di avere presto una governance (nella relazione davanti al Comitato olimpico internazionale ieri il sottosegretario Giancarlo Giorgetti aveva spiegato il concetto di società mista pubblico-privato): ed è stato ribadito che alla guida del comitato "ci sarà il nostro collega e membro Cio Malagò".
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