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Serie A: Atalanta-Roma 4-1, Dea ritrova Ilicic

Dzeko illude Fonseca, poi sloveno illumina match: gol e assist

Dzeko segna subito, 6 in 11 scontri diretti e 83 nel club, quarto marcatore di sempre in giallorosso, la Roma mette nel sacco l'Atalanta per l'intero primo tempo concedendole solo tiri respinti ma nella seconda metà fantasia e potenza della Dea rimettono le cose a posto. Grazie a Ilicic, che lancia in porta Zapata, a secco dal 28 di ottobre (doppietta all'Ajax), per poi accarezzare il sorpasso di testa di Gosens (favorito da un'uscita sbagliata di Mirante) prima del tris servito da Muriel e del poker calato proprio da Ilicic: l'ultima volta con la maglia dell'Atalanta (oggi grigia, Christmas Edition, per l'asta di beneficenza) a Valencia il 10 marzo nell'ottavo di Champions, in A invece il primo marzo a Lecce. Roma con Mirante e Pedro al rientro con Pellegrini in mediana, mentre tra i bergamaschi, con Gomez ormai fuori dai giochi, Toloi torna in difesa al posto di Palomino. Pronti via, proprio l'italo-brasiliano è distratto sul doppio passo di Mkhitaryan, il cui appoggio è comodo per l'ariete che insacca girandosi sul sinistro con Romero a guardare. E' il 3', doccia fredda che per i padroni di casa, contratti e imprecisi, rischia di tramutarsi in bufera sull'apertura dell'apripista, molto arretrato, per Spinazzola, che sull'uscita precipitosa di Gollini scaglia il pallonetto mancino sulla base esterna del palo. I nerazzurri non riescono a giocare di squadra e devono affidarsi alle giocate dei singoli. Due giri di lancetta e Veretout spalanca il corridoio a Dzeko, anticipato all'ultimo da Djimsiti. Al 20' la punizione di Malinovskyi diventa un cross sul secondo palo per la presa di Mirante, poi da parte capitolina è solo gestione. Il primo tiro bergamasco nello specchio è di De Roon al 32', al volo, da fuori, sulla seconda palla concessa dall'angolo da sinistra di Malinovskyi: il portiere ospite deve muovere solo i guantoni in presa. Al 34' sale in cattedra l'ex Ibanez, provvidenziale nel deviare fuori dalla porta la stoccata dal limite dell'ucraino sull'asse Gosens-Zapata. Al 42' il brasiliano della difesa giallorossa stoppa Gosens sullo scambio col centravanti colombiano ripetendosi su Malinovskyi, a rimorchio di Gosens con Freuler a sbucciare la sfera. Il trequartista più pericoloso di Gasperini vira a sinistra scambiandosi con Pessina, ma la Roma si ridesta e Gollini deve volare sul calcio franco di Pellegrini (contatto Pessina-Dzeko. Nella ripresa il tecnico di casa opta per Palomino-Ilicic al posto di Romero (ammonito)-Pessina per un simil 3-4-3. Lo sciupinio (3') è sempre di Malinovskyi, malissimo (e a lato) di esterno-collo sinistro, dal dischetto, sprecando il lavoro di Zapata e la sponda di Hateboer. Di là i break restano pericolosi: al 10' Pedro pesca Veretout che di sinistro costringe al tuffo il portiere dei bergamaschi. Poi ecco il pari con Freuler a innescare Malinovskyi e il velo per il filtrante di Ilicic che innesca ildestro di potenza di Zapata che sbatte sulla faccia inferiore della traversa prima di entrare. Fonseca (20') sostituisce l'acciaccato Spinazzola con Peres, mentre Ilicic prova l'assolo da destra impegnando severamente Mirante e di lì a poco serve il traversone al bacio per taglio e svettata vincente di Gosens. Dentro Muriel e pratica sigillata dopo pochi secondi, con ringraziamenti allo sciagurato retropassaggio da metà campo di Veretout, fin lì quasi impeccabile, che liberano corsa e dribbling sul portiere del colombiano con 'appoggino' di sinistro. Dentro Cristante per Pedro alla mezzora, poi Mirante e Ibanez (di testa) dicono di no al destro di Gosens e al lob di Freuler, respinto sulla linea. Nel finale c'è spazio solo per il ritorno al gol di Ilicic che ne dribbla quattro piazzandola a fil di primo palo (40'). Forse del Papu non c'è davvero più bisogno

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