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Il piccolo Chievo ora trema e spera

Il piccolo Chievo ora trema e spera

Legali club veneto all'attacco, Procura mai ascoltato Campedelli

VERONA, 18 luglio 2018, 22:11

Redazione ANSA

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Il piccolo Chievo ora trema e spera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il piccolo Chievo ora trema e spera - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il piccolo Chievo ora trema e spera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa volta il 'piccolo' Chievo trema sul serio. L'incubo retrocessione, che da quando è arrivato nella massima serie (2000-2001) si è concretizzato solo una volta, nel campionato 2006-2007, con il ritorno in A l'anno successivo, è appeso non più al campo ma alla Giustizia sportiva.
    Ieri la richiesta choc della Procura della Figc, 15 punti di penalizzazione nell'ambito del procedimento in corso davanti al Tribunale federale per presunte plusvalenze fittizie. Se si trasformasse in sentenza vorrebbe dire addio serie A, e ripescaggio per il Crotone. Il club del presidente Campedelli aveva terminato l'ultimo campionato di A al 13/O posto: con i 15 punti di penalizzazione afflittiva scivolerebbe al terzultimo posto, retrocedendo dunque in B.
    A Verona i supporter di questa squadra di quartiere, diventata fenomeno per i suoi bassi ingaggi e il tifo pulito, attendono la decisione del Tribunale della Figc con forte preoccupazione. Il Chievo, invece, ha reagito con un'immediata levata di scudi. L'avvocato Marco De Luca, legale dei gialloblù, é stato lapidario: "mi aspettavo una richiesta pesante da parte della Procura della Figc - ha detto - perché di solito quando si ha torto si fanno sempre richieste pesanti, per suggestionare i tribunali. Più la richiesta è pesante, più è debole la proposta di deferimento. È un deferimento fragilissimo, che contiene errori marchiani anche nei numeri. Sono abbastanza fiducioso che gli errori commessi in sede procedurale vengano sanzionati anche duramente". "La Procura - aggiunge il legale - si è rifiutata per due volte di ascoltare il presidente Campedelli, quindi l'improcedibilità sta nei fatti. È un deferimento completamente infondato e non possiamo non essere fiduciosi".
    Resta però l'ansia per la possibile punizione sportiva. Il club veneto si è sempre detto tranquillo, e convinto di aver sempre agito nel rispetto delle regole. Recentemente ha anche incassato l'ok della Covisoc, che aveva dato la licenza per il campionato 2018-2019. Ma la serie A è appesa ad un filo. E quella salvezza così bella conquistata solo un paio di mesi fa rischia di svanire.
   

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