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23 ottobre, 14:20 Primopiano

Da Tassotti a Bonucci, quanti falli da killer

Nella top dei giocatori cattivi anche Montero, Bruno e Suarez

© ANSA/AP
Calcio: da Tassotti a Bonucci, quanti falli da killer / Speciale © ANSA

Quando la storia del calcio ama farsi ricordare per i falli da killer piuttosto che per giocate d'autore. E' il caso di tanti difensori arcigni o centrocampisti ruvidi dediti più a distruggere che a costruire il gioco: un film contrassegnato da scorrettezze e colpi duri che hanno fatto male, tra ossa rotte e immagini pulp. L'ultima 'bravata' di Leonardo Bonucci in Milan-Genoa (una gomitata in pieno volto a Rosi), pizzicata in mondovisione dalla Var, è solo l'ultimo di una lunga serie di falli brutali da inserire nella lista nera del pallone.

L'oro della cattiveria su un campo di calcio spetta molto probabilmente ad Andoni Goikoetxea celebre per il fallo da galera rifilato a Diego Armando Maradona ai primi tempi al Barcellona. L'ex difensore dell'Atletico venne soprannominato il 'Macellaio di Bilbao', al punto che in Spagna si vociferava che solo la Santa Inquisizione avrebbe potuto fermarlo. In una famosa dichiarazione affermò che nel salotto di casa in una teca di cristallo conserva ancora una sola scarpa da gioco, quella usata per ''distruggere malleolo e legamenti della caviglia sinistra di Maradona". Nella top dei cattivi del calcio rientra di sicuro Paolo Montero, ex difensore uruguaiano della Juve, detentore del record in Serie A per espulsioni ottenute.

Lui sicuramente è uno di quelli che di falli ne commetteva parecchi, durante le azioni oppure a gioco fermo, come il famoso pugno che sferrò in pieno volto a Luigi Di Biagio, durante un Inter-Juventus del 2000-2001. Giocò nella Juve ma soprattutto nel Torino Pasquale Bruno, anche detto O'Animale: in dieci anni di calcio superò il record di 100 ammonizioni e una cinquantina di giorni di squalifica. In un derby contro il Torino si fece espellere e poi squalificare per otto giornate per la sua reazione accorata. Nella lista entra di diritto la testata di Zinedine Zidane a Marco Materazzi che praticamente valse all'Italia il campionato del Mondo del 2006 a Berlino.

Vanno ricordati il gioco duro di un altri azzurri come Claudio Gentile e Mauro Tassotti, quest'ultimo passato alla cronaca nera per quella gomitata a Luis Enrique ai Mondiali Usa del '94 che gli costò la prima squalifica con la prova tv. Avvicinandoci di più ai giorni nostri sono certamente da non ricordare i fallacci messi a segno nell'ultimo Mondiale in Brasile: primo fra tutti quello di Matuidi a Onazi durante Nigeria-Francia, che gli ha provocato la frattura di tibia e perone e poi il morso di Suarez a Chiellini e l'entrataccia sulla schiena di Zuniga a Neymar.
   

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