Barche in acqua. La nuova Coppa America di vela prende il via da un luogo insolito, l'isola di Bermuda nell'Atlantico. Mare aperto che più aperto non si può. Sei i catamarani in battaglia nella 35ma edizione della competizione velistica più famosa al mondo e antica del mondo, nata nel 1851. Gli americani di Oracle Team sono i campioni in carica (senza il loro capo, il neozelandese Russell Coutts, diventato ad dell'authority che organizza la gara), i defender secondo il linguaggio della competizione.
Gli sfidanti sono Emirates Team New Zealand, Groupama Team France, SoftBank Team Japan, gli svedesi di Artemis Racing e gli inglesi di Land Rover Bar. Squadre molto diverse l'una dall'altra, per budget e velleità e numero di personale impiegato. Mediamente 92 uomini a squadra, ma con il picco di ben 131 della squadra britannica, e il suo rovescio di 50 in quella giapponese.
L'Italia è fuorigioco nel grande circus velico, sono lontani i tempi di Luna Rossa e delle sue emozioni, la barca italiana si ritirò due anni fa in polemica per i regolamenti giudicati non appropriati per far svolgere una gara regolare. Polemiche e ricorsi ne seguirono. E ora le tante regole nuove nel'edizione 2017 confermano che quelli di Luna Rossa non avevano tutti i torti. Tuttavia, se non c'è una barca azzurra in acqua, ci sono molti azzurri nelle barche altrui, ben 19, sparpagliati in 4 squadre. Il più alto in grado è Francesco bruni, secondo timoniere di Artemis Racing. La maggior parte di questi uomini, tutti ad altissima specializzazione marinara e tecnologica, proviene proprio dall'allora equipaggio di Luna Rossa. Insieme agli uomini, due aziende italiane, Dainese e Aldo Drudi, note per le attrezzature nel settore moto, sono state ingaggiate per fornire caschi, gilet protettivi e altre strumentazioni ad alcune delle squadre in acqua.
Quanto alle nuove regole, la principale impegna il defender a entrare subito in gara fin dalla prima regata con i rivali, senza attendere la finale; viene poi introdotto il bonus punti per la finale e salgono a bordo i 'ciclisti' per produrre energia. Le barche sono più piccole che in passato e molto simili nella forma, non potranno superare i 15 metri di lunghezza e con sole 6 persone di equipaggio. Insomma, tutti i competitor sono simili e le possibilità di vittoria sono restituite a marinai e timonieri, e in buona parte sottratte alla tecnologia. Anche le regate saranno più brevi, a beneficio dello spettacolo. Il tempo dei preparativi è finito, da domani si va in acqua. Cerimonia inaugurale e via alle prime 4 regate. Lo spettacolo comincia.
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